Autore: Antonio Picariello

Le dimissioni di Edoardo Volino dalla carica di assessore potrebbero essere il segnale che il rimpasto si avvicina. L’avvocato cassazionista, uno degli uomini forti della giunta – come dimostrano le deleghe che gli erano state consegnate, patrimonio e personale –, ha chiarito di aver lasciato l’incarico per motivi personali, impegni lavorativi. In realtà, la decisione potrebbe essere dettata da ragioni politiche: i festiani chiedono di rientrare in gioco. E Volino si sarebbe sentito forse fuori posto, circondato da una giunta eterodiretta dall’ex sindaco. Nei corridoi di Palazzo di città c’è infatti chi assicura che il rimpasto ci sarà tra qualche…

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Patto civico, Moderati e Riformisti e Forza Avellino, rispettivamente i consiglieri comunali Rino Genovese, ex candidato sindaco della coalizione, i consiglieri comunali Geppino Giacobbe e Sergio Trezza, espressione del gruppo del consigliere regionale Livio Petitto, e Gerardo Melillo, esponente di Forza Avellino, ovvero di Angelo D’Agostino, coordinatore provinciale di Forza Italia, sono pronti a passare all’opposizione. Aspettano solo che la sindaca Laura Nargi confermi quanto dichiarato nei giorni scorsi in una intervista ad IrpiniaTv, quando ha affermato che nella prossima giunta, che sarà politica, ci sarà posto quasi solo per i festiani. Nessuna poltrona per Patto civico: ai quattro consiglieri…

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La sindaca di Avellino Laura Nargi

Sfiduciare Laura Nargi non conviene. Al massimo un rimpasto quando sarà il momento. Ma non subito. Perché oggi la sindaca è benvoluta politicamente da tutti per un fatto di convenienza. Ovvero, meglio lei che l’ex sindaco Gianluca Festa. Con lui a Palazzo di città sarebbe molto diverso, un’altra musica. Sarebbe l’avversario di alleati e oppositori. “Ho cacciato i mercanti dal tempo”, ha detto. Lo ha scandito a Solofra, alla sua prima uscita pubblica da uomo libero, quando ha lasciato intendere che la sua crociata repulisti gli ha portato un sacco di pericolosi nemici. Oggi per molti va bene Nargi, che…

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Regionali, terzo mandato, Vincenzo De Luca, consiglio regionale, Pd

I consiglieri regionali del Pd hanno tentato di giustificare la norma come un fatto tecnico: in sintesi si dice sì al terzo mandato, ma non è detto che toccherà a Vincenzo De Luca. E’ un escamotage per uscire dalla morsa dello scontro tra il governatore e la segretaria. Mettersi contro De Luca significherebbe infatti essere tagliati fuori dal suo apparato di potere e di consenso: praticamente ineleggibili. Senza Elly Schlein si resterebbe esclusi dal Pd, in balia di De Luca. Se il governatore dovesse rivincere, allora bene, ma un consigliere senza simbolo per giunta  all’opposizione o peggio fuori dall’Aula avrebbe…

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Distinguere la questione terzo mandato dalla candidatura alla carica di governatore della Campania. E’ quanto si è deciso nella riunione dei consiglieri regionali di maggioranza che si è tenuta questa mattina. Nel pomeriggio si terrà invece la Prima Commissione della Regione (Affari istituzionali) per discutere sul recepimento della legge nazionale che in teoria limita a due i mandati ma azzerando quelli tenuti in precedenza permette a Vincenzo De Luca di ricandidarsi. La proposta di legge dovrà essere approvata il 5 novembre dal Consiglio regionale. All’ordine del giorno ci sono anche altri aggiustamenti della legge elettorali proposti dal Pd. Il termine…

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La resa dei conti ci sarà domani. Dopo l’intervento di Elly Schlein per stoppare il terzo mandato, Vincenzo De Luca ha convocato in fretta e furia in mattinata un vertice di maggioranza per capire com’è il clima, se tutti sono disposti a immolarsi per la sua causa. Nel pomeriggio poi si riunirà di nuovo la prima commissione permanente per discutere della norma sul terzo mandato. Intanto c’è tensione all’interno del gruppo Pd. Mentre i centristi di Azione e Italia Viva restano invece fermi sulla posizione di De Luca. Del resto, mercoledì scorso è stato Giuseppe Sommese, esponente di Azione– candidato…

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Tutto fermo, mancano le risorse. I cittadini dovranno ancora attendere per eleggere presidente e consiglio della nuova Provincia riformata. Significa un ritorno al passato, a prima della legge Delrio al suffragio universale e diretto. Per quanto riguarda il sistema di voto, nello specifico, la circoscrizione elettorale coincide con il territorio provinciale. Non è previsto il disgiunto tra candidato presidente e liste di consiglieri. E’ eletto il candidato presidente che supera il 40 per cento dei voti validi. In caso contrario si va al ballottaggio. Il consiglio è eletto all’interno di una circoscrizione elettorale ripartita in collegi plurinominali ai quali è…

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Ad aprire la Festa dell’Unità del Pd, al Viva Hotel, è il presidente del partito irpino, Gerardo Capodilupo: “Siamo ancora qua, questa segreteria ci sarà per altri due anni, fino alla scadenza del mandato di Nello Pizza”. E’ il messaggio rivolto a chi chiede il congresso provinciale. Secondo Capodilupo è invece necessario un congresso regionale e cittadino. E’ quello che ripete Pizza che lancia un appello ad un confronto su questioni che interessano la vita dei cittadini, sui problemi del territorio, perché altrimenti “incentrare il dibattito sul congresso provinciale ha ormai stancato, ed è soprattutto inutile oltre che poco interessante”.…

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