Autore: redazione web
I partiti politici, che sono ammaccati da tempo, sono usciti ancora una volta sconfitti dalla elezione di Mattarella, rieletto a furor di popolo dal Parlamento, dopo i tanti conclavi andati a vuoto, delle segreterie. Non a caso a chiederne il consenso alla sua rielezione sono stati i gruppi parlamentari e i Presidenti delle Regioni. Ad uscirne meglio la Meloni che gode del momento favorevole, anche perché all’opposizione. I partiti populisti sono stati sempre presenti in Italia a cominciare dal 1946 quando fu fondato il fronte dell’Uomo Qualunque di Giannini che ebbe vita breve come quelli che si sono succeduti più…
Compare e scompare. Come il sole di tanto in tanto in un cielo luminoso. E’ il Sud nell’era Draghi-Carfagna. Che rinasce nelle intenzioni quando un governo si avvia. Una storia che si ripete fin dall’Unità d’Ita – lia. Allora, però, il Sud fu protagonista, nonostante i Borboni. Poi, dopo poco, perse il primato e la leadership passò al Nord. Lì, l’Europa era più vicina, l’economia marciava a gonfie vele, la classe dirigente imprenditoriale del centro nord fece così la differenza. Al Sud, feudale, clientelare e trasformista non rimaneva altro che il lamento, le pietose lacrime di una classe dirigente usurpatrice…
Sono trascorse meno di ventiquattr’ore dall’inaugurazione del suo secondo settennato e già ci si chiede fino a che punto l’”agenda Mattarella” possa diventare l’agenda del Governo e del Parlamento per questo scorcio di legislatura e per la prossima. L’obiettivo è ambizioso: si tratta – ha detto il Capo dello Stato – di “riannodare il patto costituzionale tra gli italiani e le loro istituzioni libere e democratiche”, un compito al quale sono chiamati a collaborare Governo, Parlamento, partiti politici, le articolazioni della società civile, i sindacati, la cultura. Come? La prima risposta è arrivata dal Partito democratico e già prefigura un…
Con il giuramento del nuovo Presidente della Repubblica, che succede a sé stesso, si è concluso nel modo migliore un passaggio istituzionale molto delicato, gravido di conseguenze per la vita della Repubblica. Da molti questo esito è stato avvertito come frutto della crisi politica del sistema che avrebbe portato all’impossibilità del Parlamento di assumere delle decisioni perché in preda ad una sorta di anarchia. E non sono mancate le bordate per l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, presentata come un rimedio all’incapacità del Parlamento. Per altro verso il ricorso al secondo mandato è stato letto come uno sfregio alla Costituzione,…
Ha parlato al cuore degli italiani in modo asciutto e convincente. Preoccupato e rassicurante. Lanciando messaggi chiari, non retorici, né trionfalistici. Sergio Mattarella, rieletto Capo dello Stato, ha riletto la storia passata come insegnamento per l’impegno del futuro. Ponendo al centro del suo discorso di insediamento la dignità delle persone. Sempre e dovunque. La dignità dei giovani senza lavoro, delle donne abusate dalla violenza, degli anziani che vivono di solitudine, delle aule giudiziarie ripiegate su uno scontro che penalizza la credibilità del cittadino. Il suo intervento, interrotto più volte da scroscianti applausi, davanti al Parlamento, si è sintetizzato in una…
3 febbraio 2015, 3 febbraio 2022. Il giorno è lo stesso, l’anno ovviamente è diverso, la personalità che giura da Capo dello Stato è sempre Sergio Mattarella. La sua figura è una garanzia per un Parlamento slabbrato e frammentato che in questi anni ha provato a ricucire e anche ora continuerà la sua opera. Si è rivolto non solo alle forze politiche ma ad un Paese sfiduciato e preoccupato dalla crisi sanitaria ed economica che non ha nascosto la soddisfazione per una riconferma voluta, solo per citare un esempio, anche attraverso i tanti applausi raccolti nelle ultime manifestazioni pubbliche. Con…
Non poteva essere fatta scelta migliore e più utile per il bene, il futuro e l’onore dell’Italia e degli Italiani e della loro Repubblica democratica, fondata sulla Resistenza antifascista e sui valori di libertà e dignità umane, in quanto inalienabili. Non poteva essere eletto, più esattamente rieletto, dal Parlamento in seduta comune unitamente ai rappresentanti delle Regioni con voto quasi plebiscitario (759, 100 in più dell’elezione precedente) che l’onorevole professore Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica uscente. Egli è il leader politico più intelligente e colto, saggio e responsabile, dotato di senso umano e di fermo volere, misurato e lungimirante che…
Nemmeno quindici giorni dopo la morte di David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, 11 gennaio u.s., con l’unanime apprezzamento del mondo politico e istituzionale italiano ed europeo – cha la miserevole partitocrazia italiana ha organizzato lo squallido teatrino i cui attori, ancora una volta, hanno dato prova della loro irresponsabilità rispetto ad un appuntamento di fondamentale importanza come l’elezione del presidente della Repubblica. Irresponsabilità tanto più grave se si considerano ancora drammaticamente presenti non poche emergenze da quella sanitaria a quelle economica e sociale. L’Europa intera ha assistito sbigottita alla deplorevole sceneggiata dei dirigenti politici apparsi come venditori di tappeti…