“I cialtroni che oggi contestano l’autonomia differenziata sono gli stessi che negli ultimi decenni sono stati protagonisti dello sfascio del Mezzogiorno, delle arretratezze di un Sud che invece ha bisogno di recuperare i divari con una nuova e diversa classe dirigente che con coraggio e responsabilità deve competere utilizzando al meglio le risorse e le eccellenze territoriali“.
A dirlo è Luigi Barone, responsabile nazionale Coesione Territoriale e Zes della Lega Salvini premier. “Chi sbraita è colui il quale ha paura della competizione, colui il quale ha speso miliardi di euro in modo dissennato, colui il quale malgrado le infinite risorse che negli anni sono arrivate nel Mezzogiorno ha portato il Sud al disastro, ha costretto giovani e meno giovani ad emigrare per il lavoro, ha obbligato chi necessitava di cure ad andare fuori per una sanità migliore, ha impedito a tanti imprenditori di progredire. Questo è il prototipo del dirigente di sinistra che ci ha costretto al sottosviluppo meridionale e che ancora ci vorrebbe soggiogati alla politica e alla burocrazia. Basta, con l’autonomia differenziata ognuno giocherà la propria partita e chi non è capace deve farsi da parte o, meglio, sarà eliminato dagli elettori“, aggiunge ancora il dirigente della Lega.
“Ho letto tante stupidaggini sull’autonomia ma credo che la stragrande maggioranza degli odierni commentatori non abbia letto gli 11 articoli della legge e nemmeno le relazioni del professor Cassese. Sulle 14 materie, ad iniziare dalle politiche sanitarie, rispetto alle quali bisogna definire i Lep non si potranno ratificare intese senza prima aver quantificato e finanziato i livelli essenziali delle prestazioni; per cui entro 24 mesi dall’entrata in vigore bisognerà individuare obbligatoriamente i Lep che, ripeto, garantiranno prestazioni minime ed essenziali a tutte le regioni, garantendo i servizi alle popolazioni“.
Per Barone, poi, “l’autonomia differenziata, con una classe dirigente adeguata, può e deve essere la salvezza per un Mezzogiorno che diversamente è sempre più consegnato a politiche di conservatorismo e assistenzialismo; il Sud nella competitività e nel coraggio di confrontarsi può ritrovare linfa vitale“. Infine, il dirigente della Lega dice di “aver apprezzato molto la dichiarazione della segretaria della Cisl Campania, Doriana Bonavita, sui principi di coesione e solidarietà. È l’ora del dialogo, di attuare la legge nel modo migliore per garantire tutti i territori, a partire da quelli meridionali“.