Sceglie di ripartire da un’avanguardia nutrita di cultura popolare e di Internet, da un linguaggio artistico popolare e sofisticato la XXIV edizione del festival Castellarte, presentata ieri al Tilt. Ad illustrare la nuova scommessa della rassegna, di scena dal 28 al 30 luglio, nel segno di “Avanti Pop”, il direttore artistico Anna Di Nardo, Maria Pia Di Nardo, anima del festival, Francesco Dello Russo, presidente dell’associazione Castellarte, Mario Marciano, curatore dell’immagine simbolo della rassegna, Nicola Argenziano e Monica Vegliante, ideatori di “Oltre pop” la rassegna letteraria e filosofica, vera novità del festival, grazie ad una felice collaborazione con il Borgo dei Filosofi, gli assessori Giacomo Dello Russo, Lucia Sbrescia e Assunta Napolitano. A fare gli onori di casa Felice Caputo del Tilt. Francesco Dello Russo ha posto l’accento su quello che sarà il filo conduttore del festival «Abbiamo scelto di partire da un movimento culturale (letterario, filosofico, musicale e artistico) sorto nella seconda metà degli anni ’90, che si propone di associare l’attenzione della Pop Art verso i beni di consumo e i mass media allo spirito sovversivo e alle radicali innovazioni formali dell’avanguardia. Il termine “Avant Pop” indica un linguaggio consapevole della tradizione e proteso verso nuove possibilità. Questa è la formula scelta dalla XXIV edizione del Festival Castellarte adottando il tema “Avanti pop”, siamo partiti dal presupposto che in una società in crisi la necessità di raccontare diventa urgenza.
Raccontare significa ritrovare un legame profondo col contesto, una relazione partecipe, piuttosto che fredda e distaccata». Gli assessori Dello Russo, Sbrescia e Napolitano hanno ribadito il valore di cui si carica Castellarte, che diventa non solo occasione di valorizzazione del borgo ma laboratorio culturale. Anna Di Nardo si è soffermata sull’anima di Castellarte «Protagonisti sono gli artisti che scendono in strada e hanno la possibilità di un contatto diretto col pubblico. Tante le novità per l’edizione 2017 dell’ammiraglia delle manifestazioni estive in Irpinia che oltre a un programma artistico particolarmente nutrito – 7 spettacoli di arte circense, 10 spettacoli musicali, 2 spettacoli teatrali – presenta quest’anno anche il Festival letterario “Oltrepop. Giocarsi la letteratura” e “Castellarte incontra il Borgo dei Filosofi”. Dall’arte circense con il duo di giocolieri amato da Caparezza, La Sbrindola; il giapponese Eisuke Saito, proveniente dalla Scuola Nazionale di Circo di Sori e apprezzato per l’unione tra la tradizione della giocoleria rituale nipponica e il dinamismo del circo moderno occidentale; il marionettista ungherese Bence Sarkadi che unisce la tradizione dell’Europa Centrale al teatro contemporaneo; lo statunitense Mike Rollins con il suo teatro fisico e umoristico che porta lo spettatore in una prospettiva surreale; gli argentini Duo Laos, una coppia di acrobati noti in tutto il mondo per la poesia e l’atletismo della loro performance; l’acrobata-performer giapponese Miyako Ishidate, detta la “Sirena Orientale” per il suo stile seducente e per la creatività del suo spettacolo e gli acrobati spagnoli Bic Cirque con la loro performance con tessuti aerei, scale acrobatiche e trapezio per raccontare una storia d’amore piena di simboli e significati. Grande protagonista la musica con : i Musicanti di San Crispino, la marching band che prende il nome dal santo protettore dei calzolai che fabbricano le scarpe al musico errante, il loro repertorio spazia dalle polke romagnole alla techno;i Veeblefetzer, tra indie-folk, gipsy, swing, rock’n’roll, qualcuno ha detto che suonano come “Tom Waits che festeggia per tre notti di fila con Joe Strummer al matrimonio di Emir Kusturica”; i toscani Fantasia Pura Italiana con il loro spettacolo di teatro-canzone, La Lumanèra, i casertani Maleizappa, l’ “uomo-orchestra” Michele Roscica, i partenopei Batà Ngoma, i demenziali e psichedelici al tempo stesso ‘O CiucciariellO tra sonorità balcaniche, mediterranee e funky ma anche delle storie degli strani personaggi della Valpolicella; I Pennelli di Vermeer che spaziano dal progressive alla canzone d’autore, passando per l’elettronica e il folk e, infine, The Easy Lovers, band grintosa e alternativa con un sound che rimanda ai grandi del rock. Grande attenzione anche al teatro con due spettacoli: il Teatro 99 Posti con la sua più recente produzione “Kappuccetto Rosso… a volte il vero lupo di appare nello specchio” scritto e diretto da Paolo Capozzo che sarà presentata in anteprima anche come digibook e “Eutidemo” liberamente tratto dall’omonimo dialogo platonico dall’Associazione Koinè della Facoltà di Filosofia dell’Università di Salerno. Argenziano e Vegliante si sono soffermati sul festival letterario che proporrà incontri a pranzo con gli autori, camminate letterarie, presentazioni di libri, visione di documentari e, per la prima volta al mondo, il “Torneo di Eschaton”, il gioco ideato dal romanziere statunitense David Foster Wallace, a metà tra risko e tennis e descritto nel suo capolavoro “Infinite Jest”. «La sfida è quella di “Giocarsi la letteratura” – spiega Argenziano, l’idea è quella di giocare con la letteratura, cercando di portare alla luce il senso più frivolo inteso come intrattenimento». Parteciperanno a “Oltrepop”: Roberto Alfatti Appetiti, Alessandro Scillitani, Marco Rossari, Francesco Palmieri, Mario Vattani, Marco Cardetta, Stefano Marelli, Fabio Canino, Angelo Carotenuto, Lorenzo Iervolino, Simonetta Sciandivasci, Eduardo Margaretto, Alessandro Chetta, Fabio Mingarelli – Ming e Pina Rubino. Dall’incontro con gli organizzatori del Festival “Borgo dei Filosofi” nasce il progetto di “Filosofia Pop”, da portare nelle strade nelle ore diurne e serali con incontri particolarmente accattivanti con filosofi del calibro di Aldo Masullo, grande accademico dell’Università “Federico II” di Napoli ed Emilio Baccarini, dell’Università di Roma Tor Vergata.
Il percorso filosofico “a portata di mano” nasce dall’esigenza di narrare quanto del comportamento umano è dettato da un pensiero filosofico maturato attraverso le esperienze di vita quotidiana. Tra gli ospiti i professori Aldo Masullo e il Emilio Baccarini.Oltre ai due filosofi, il programma prevede lo spettacolo “Eutidemo”, liberamente tratto dall’omonimo dialogo di Platone, messo in scena dall’Associazione Koinè composta da studenti della Facoltà di Filosofia dell’Università di Salerno.
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