Il centrodestra fa quadrato in vista del rinnovo del consiglio provinciale e prova a stringere sulle amministrative del prossimo anno nella città di Avellino.
I ragionamenti, che negli ultimi tempi si sono concentrati sulle elezioni che coinvolgeranno il capoluogo irpino nel 2024, si sono spostati momentaneamente sulle provinciali in programma il 17 dicembre. Un appuntamento non fondamentale, ma che permette di circoscrivere le alleanze e quindi, allo stesso tempo, chiudere le “trattative” tra i partiti della coalizione per i prossimi impegni elettorali.
Nella corsa a Palazzo Caracciolo a rappresentare il centrodestra ci sarà una sola lista che dovrebbe chiamarsi “Moderati e Conservatori“, come deciso nell’ultimo summit tra i vertici di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia.
Il Carroccio sta ragionando su diversi nomi, dall’uscente Pino Graziano a Monica Spiezia, passando per Caporaso e D’Ambrosio. Il partito della fiamma dovrebbe essere rappresentato da Ragucci e Cantarella, ma sono ancora tanti i ragionamenti e i profili da sviscerare e valutare. Mentre i forzisti, al momento, non hanno sciolto nessuna riserva, anche se secondo alcune indiscrezioni, ancora in evoluzione, all’interno della lista dovrebbe esserci spazio anche per Girolamo Giaquinto, sindaco di Montoro.
La vera sorpresa, che scompagina le carte ma allo stesso tempo inizia a dare forma ai conservatori avellinesi è il sostegno di Angelo Antonio D’Agostino, ormai in quota Lega, che dovrebbe essere rappresentato dall’assessora alla cultura di Montefalcione Emanuela Pericolo.
Di fatto viene scaricato Livio Petitto, deciso a sostenere anche in questa tornata elettorale il sindaco di Avellino Gianluca Festa. Un passo che fa diminuire considerevolmente le possibilità di un accordo sul comune di Avellino nel prossimo anno con il primo cittadino uscente. Per il candidato sindaco resta il nome di Rino Genovese giornalista del Tg3 che trova d’accordo tutti i componenti della coalizione, e un profilo più identitario e di campo.