La coalizione di centrosinistra si è ritrovata intorno al tavolo dell’urbanistica. Rigenerazione urbana e città pubblica sono i cardini che hanno guidato le numerose persone, cittadini ed esponenti politici, che hanno portato il loro contributo alla discussione.
E’ stata anche l’occasione per fare il punto sul percorso programmatico che, secondo quanto dichiarato da numerosi esponenti dei vari partiti nelle scorse settimane, avrebbe già dovuto partorire la figura del candidato sindaco.
Il comune denominatore tra tutte le parti in causa è un accordo, quasi totale, sul programma. Ci si avvicina quindi allo sprint finale, con la prima metà di ottobre che dovrebbe essere il punto di svolta.
Vincenzo Ciampi, consigliere regionale campano in quota Movimento Cinque Stelle, si dice fiducioso ma attenzione ad andare “troppo di fretta”: “Il lavoro sta continuando, non siamo ancora in dirittura d’arrivo. Fino a quando non avremo un programma definitivo nella sua completezza e fino a quando non avremo individuato la figura del candidato sindaco, questo cammino che abbiamo intrapreso con molta convinzione non si potrà dire concluso realisticamente. Credo sia la soluzione giusta per ridare ad Avellino una guida seria, democratica e onesta, non come quella del sindaco Festa. Sono realistico, non posso chiudere gli occhi davanti ad alcune difficoltà interne che stanno coinvolgendo delle forze della coalizione che vanno fugate il prima possibile“.
Generoso Picone, esponente dell’associazione ControVento, mette al centro della discussione la necessità di una “città pubblica”: “Negli ultimi anni Avellino è al servizio e ad interesse dei privati. Sono anche legittimi, ma devono essere guidati verso un fine pubblico. Proporremo nella definizione del programma il tema della rigenerazione urbana, una nuova funzione della città. Naturalmente temi concreti e non più aleatori. Questa città non ha bisogno di consumare altro suolo. C’è da mettere in sesto il costruito o il mal costruito di questi anni. Il capoluogo deve assumere una funzione diversa, di guida della provincia, che guardi ad est. Su queste cose intendiamo riproporre alcune questioni ma in termini seri, non in funzioni elettorali“.
Maurizio Petracca, consigliere regionale campano del Partito Democratico, è critico verso le “non politiche urbanistiche” dell’amministrazione Festa: “Non è possibile dare un giudizio sulla politica urbanistica dell’amministrazione Festa. Non c’è mai stata. Sono materie poco politiche, ma è un tema che coinvolge le prospettive e il futuro della città. Negli ultimi cinque anni si è fatto ben poco. I dirigenti di settore, gli assessori e il sindaco stesso non mi pare che abbiano espresso qualche idea sul futuro della città. Questa amministrazione ha pensato più a fare ammuina – a spese dei cittadini – rispetto ad affrontare questioni più serie”.
Mentre sulle tempistiche per la scelta del candidato sindaco: “Dobbiamo completare il percorso programmatico, dopodiché la cabina di regia definirà il programma e convergeremo sulla figura del candidato sindaco. A breve avremo un quadro chiaro“.
Francesco Iandolo, esponente di Avellino Prende Parte, pone l’accento sull’unità di intenti da tenere tra tutte le forze della coalizione: “Gli organismi interni ai partiti, alle associazioni e ai movimenti dovranno prima sancire la nascita ufficiale di questo gruppo che fino ad oggi ha fatto grandi passi avanti insieme. L’obiettivo è rafforzare riducendo il tutto a una giusta dialettica per portare una voce univoca all’interno del tavolo. Chiudiamo sul programma e poi potremo sciogliere i dubbi sulla figura che rappresenterà la coalizione“.