di Davide Baselice – E’ uno dei punti di forza da cui riparte l’Avellino Basket per il prossimo anno. Parliamo di Federico Mussini, play-guardia alla sua prima stagione in Irpinia e tra i protagonisti assoluti nella stagione di serie A2 che ha incoronato il club di patron Giuseppe Lombardi come la rivelazione assoluta grazie al decimo posto in classifica ottenuto al termine della stagione regolare. Il talento originario di Reggio Emilia si è rivelato uno dei punti cardine del progetto tecnico pensato e realizzato da coach Alessandro Crotti il cui futuro al momento, ancora più distante dall’Irpinia. La volontà del club di aumentare le ambizioni nel prossimo campionato cercando di lottare per la conquista di un posto al piano di sopra, ovvero nella massima lega italiana, sta portando a delle riflessioni su chi dovrà ricoprire il ruolo di guida tecnica per un progetto importante. In tal senso lo stesso Mussini, forte di un contratto biennale siglato la scorsa estate, è uno dei punti cardine insieme a Mikk Jurkatamm da cui vorrà ripartire l’Avellino Basket. Rumors parlano anche di una trattativa per la permanenza di Jaren Lewis, il top scorer della squadra ed il giocatore maggiormente impiegato in termini di minutaggio. La permanenza di Mussini è sinonimo di grande ambizione sia per il talento di cui è dotato sia in termini di leadership ed esperienza. Il suo tiro dalla lunga distanza alla pari del ball handling sono armi che hanno mandato in tilt molte difese avversarie, costrette ad adeguarsi o ad alzare bandiera bianca. “Ci vediamo il prossimo anno” ha scritto sul proprio profilo di instagram l’atleta reggiano all’indomani del ko contro Brindisi nello spareggio del play-in. La voglia di riscattare la precoce eliminazione dal disputare la post season sarà una delle armi in più unita ad una rosa che vedrà delle riconferme e volti nuovi. In settimana alcuni atleti e componenti dello staff tecnico hanno visitato due istituti scolastici del capoluogo in occasioni di due eventi che hanno visto l’incontro con le classi per condividere da atleti il percorso fatto di studio e pallacanestro, seguito da domande, curiosità. Immancabili foto e autografi.