A rimettere i conti a posto ci sta pensando il commissario prefettizio Giuliana Perrotta, così nel frattempo i nostri politici avellinesi si possono concentrare anima e cuore sulla campagna elettorale. Il loro primo mantra lo stanno già somministrando, è lo scaricabarile: nessuno di loro ha responsabilità nello svuotamento delle casse comunali; chi ha governato fino a ieri e fino all’altroieri è immacolato come un bucaneve; i buchi, quelli di bilancio, si sono fatti da soli, nonostante le grandi capacità amministrative messe in campo negli anni da chi è stato eletto sindaco e da chi quel sindaco ha scelto come collaboratore (in giunta, negli uffici, nelle Partecipate, in Assise).
Il secondo mantra sarà quello del civismo contro i partiti: chi è civico vanterà la libertà di azione (“non riceviamo ordini da Roma”) e chi sta in un partito vanterà la garanzia dell’ideologia e la sicurezza di una filiera di controllo e disciplina (“i civici sono più esposti alle infiltrazioni esterne e agli interessi dei singoli”).
Il terzo mantra sarà quello delle promesse, e qui non vogliamo nemmeno immaginare fin dove si potranno spingere. E se saranno promesse costose, la speranza è che il commissario prefettizio riesca presto a riallineare tutti i conti, in modo che già dalla prossima consiliatura la giostra possa ripartire.