Cambio al vertice del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Avellino. Questa mattina, presso la sede di via Zigarelli, si è tenuta la cerimonia di passaggio di consegne tra l’architetto Maria Angelina D’Agostino e l’ingegnere Mario Bellizzi.
D’Agostino conclude così il proprio incarico in Irpinia, in seguito alla promozione al grado di Dirigente Superiore. Sarà destinata al Comando provinciale di Caserta. A prenderne temporaneamente il posto è Bellizzi, attuale comandante dei Vigili del Fuoco di Benevento, che torna ad Avellino dopo aver già diretto il comando irpino dal 2020 al 2024.
D’Agostino ha tracciato un bilancio dell’esperienza avellinese, definendola «bellissima»: «Conoscevo già la città di Avellino, ma non conoscevo altrettanto bene la popolazione irpina, fatta eccezione per il mio collega Comandante qualche altra persona. È stata, dunque, un’esperienza davvero positiva. Il territorio ha risposto bene, e ho instaurato ottimi rapporti anche con le istituzioni, che mi hanno accolta con grande disponibilità. Ringrazio pertanto tutti i rappresentanti delle istituzioni, tutti gli enti con cui, ho collaborato o con cui ho avuto rapporti istituzionali. In quest’occasione rivolgo loro il mio saluto. Voglio inoltre ringraziare tutti coloro che, all’interno del Comando, sono stati al mio fianco e mi hanno offerto il loro contributo per affrontare le avversità, le criticità, gli eventi straordinari che si sono verificati, ma anche per i momenti positivi: abbiamo organizzato manifestazioni, incontri per la prevenzione degli incendi, e devo dire che c’è stata un’ottima partecipazione da parte di tutto il personale del Comando. A loro rinnovo i miei più sentiti ringraziamenti».
A raccogliere il testimone è dunque l’ingegner Bellizzi, che ha già maturato una lunga esperienza sul territorio :«È una sfida, perché sono stato comandante ad Avellino per quattro anni e ora, da circa nove mesi, sono comandante a Benevento. So perfettamente che si tratta di due comandi sì piccoli, ma decisamente impegnativi. Le criticità sono molteplici: le carenze di personale, comuni a entrambi i comandi; le problematiche gestionali, legate anche alla manutenzione dei mezzi e dei servizi; e, naturalmente, le questioni legate al soccorso. I rischi naturali nei due territori sono rilevanti: penso a quanto accaduto a Benevento nel 2015, o ancora, al tragico evento del 4-5 maggio 1998, e poi a Cervinara, a San Martino Valle Caudina. Non ultimo — anzi, forse l’aspetto più rilevante — è che l’Irpinia e il Sannio racchiudono la quasi totalità delle aree a più alta pericolosità sismica della Campania. Tutto ciò rende questo incarico, seppur temporaneo, particolarmente impegnativo e gravoso. È una sfida che raccolgo con onore, innanzitutto per la fiducia che il Ministero e l’Amministrazione hanno riposto in me, affidandomi questa funzione. Ma è una sfida che condivido con tutto il personale dei due comandi, a partire dai vicari, l’ingegner Renato Di Meo e l’ingegner Giovanni Rassallo, fino a tutto il personale operativo e amministrativo».
«Tra le sfide imminenti c’è sicuramente quella dell’emergenza idrica, che già si preannuncia critica. A questa si collega un’altra emergenza, particolarmente sentita in Irpinia: quella degli incendi. La scorsa estate è stata devastante. Ricordo che, durante l’estate e fino ad ottobre, abbiamo effettuato numerosissimi interventi. Gran parte dell’Alta Irpinia e della catena del Partenio è stata interessata da incendi boschivi. È per questo che dobbiamo organizzarci in modo efficace. Ad esempio, a Benevento, grazie alla collaborazione con l’ASIA, sono riuscito a stipulare una convenzione per la bonifica degli insetti pericolosi — in particolare i calabroni. Qualcuno potrebbe chiedersi cosa c’entri questo con gli incendi boschivi. La risposta è semplice: in questo modo liberiamo il personale del soccorso tecnico urgente da interventi molto frequenti, ma secondari, consentendogli di concentrarsi sulle emergenze reali. Se riusciamo a impiegare personale straordinario per queste bonifiche, possiamo destinare gli operatori in servizio agli interventi prioritari di soccorso tecnico urgente, come appunto gli incendi boschivi che, in estate, diventano predominanti. Per quanto riguarda il comando di Avellino, anche quest’anno, in previsione di nuovi incendi, sono previsti rinforzi, come avvenuto lo scorso anno, con l’arrivo di unità da altri comandi dei Vigili del Fuoco. Essendo un Corpo nazionale, è naturale che, in caso di difficoltà, un comando venga supportato dagli altri: lo scorso anno sono arrivati rinforzi da Foggia, dalla Toscana, dall’Abruzzo, dal Lazio. Speriamo di riuscire a gestire gli interventi con le nostre forze, ma resta una realtà sempre più complessa, resa ancor più critica dai cambiamenti climatici. Dobbiamo fare tutto il possibile per fronteggiare questo fenomeno in modo efficace».