Non lasciare sole le famiglie dei ragazzi e delle ragazze down, costruendo una rete che le faccia sentire protette. E’ il senso dell’impegno portato avanti ad Avellino dall’Associazione Italiana Persone Down, sezione di Avellino, guidata da Gerardo Pepe, ribadito nel corso della Giornata Nazionale delle Persone con Sindrome di Down dal Circolo della stampa di Avellino. Anche ad Avellino sono stati allestiti i banchetti con le tradizionali tavolette di cioccolato AIPD: biologiche, fondenti al 70% ed equosolidali. Quindi è stata la volta della proiezione di Valentina, primo cartone con protagonista una bambina down. Particolarmente apprezzato anche il video “Il problema di Aldo”, nell’ambito della campagna lanciata da AIPD, insieme ad Aldo (Andrea Moriconi) e al duo comico “Le Coliche”, per sfidare il luogo comune e proporre un’immagine e un linguaggio non stereotipato nel racconto di chi è affetto dalla sindrome di down. Un’immagine che vada al di là di quella dei ragazzi sempre sorridenti.
E’ Antonella Festa, madre di un ragazzo down, in prima linea nell’Aipd di Avellino, a sottolineare come anche tra i ragazzi con sindrome di down “Ciascuno ha le proprie peculiarità, ognuno ha la sua unicità. Ed è questa unicità da valorizzare. L’autorealizzazione di questi ragazzi è un traguardo non sempre facile da raggiungere, anche da parte dei genitori si fa spesso fatica a promuovere la loro indipendenza. C’è bisogno di un cambio di mentalità, di guardare a chi è affetto dalla sindrome di down in maniera differente e di promuovere una campagna di informazione che aiuti a superare pregiudizi. La strada da percorrere è stata ancora lunga ma tanti sono stati i passi in avanti compiuti. Siamo contenti che in tanti hanno risposto al nostro appello ad essere presenti oggi”
E’ Gerardo Pepe a spiegare come “L’associazione esiste da 30 anni sul territorio, l’obiettivo che ci proponiamo è quello di potenziare le capacità delle persone down. Di qui la realizzazione di una casa famiglia per ragazzi che non hanno nessun sostegno familiare. Al tempo stesso portiamo avanti percorsi e laboratori per potenziare le capacità dei ragazzi, promuoverne l’autonomia e offrire il maggior sostegno a queste famiglie perché possano garantire ai loro figli tutto ciò di cui hanno bisogno”