Ugl, celebrato, oggi pomeriggio, presso il Gran Hotel Irpinia di Mercogliano, il quinto Congresso Provinciale, al termine del quale si è svolta l’elezione dei segretari provinciali di categoria.
Dai congressi legati da uno slogan significativo, “Insieme per costruire un futuro migliore” è arrivata la riconferma per Giovanni Costa Quartaroni (Pensionati), Antonio Davvide (terziario), Francesco Saccardo (chimici), Stefano Caruso (salute). Invece eletto perla prima volta per la categoria Autoferro il giovane Luca Limone.
“La riconferma per questi segretari di categoria attesta- afferma il segretario provinciale Ugl Costantino Vassiliadis- il lavoro fatto in questi anni. Sono stati premiati dell’impegno svolto e dei risultati in questi anni difficili, specialmente per tutte le categorie. Ma in special modo per il terziario e per la sanità messa in ginocchio dal covid. Sono stati quei lavoratori, che comunque non hanno, mai, smesso di lavorare e sono stati sempre in prima linea. Si tratta di infermieri, medici e operatori sanitari e quelli che lavorano nei supermercati. Sono quelli che esposti, nel periodo della pandemia, un poco in più rispetto, ad altri e che si sono spesi ,senza risparmio, sindacalmente sul territorio”.
Per il segretario provinciale Ugl la sanità irpina non riesce a garantire i Livelli essenziali di assistenza (LEA) che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini. “Dalla relazione del segretario della categoria Caruso emerge- continua Vassiliadis – una fotografia nitida e poco idiliaca della sanità in Irpinia. E’impensabile che nel 2023 le persone che vengono ricoverate in ospedale siano tenute in barella per giorni e non vengano trasferite in reparto. Per fare una tac e altri esami radiologici ci vuole addirittura un anno. Quindi in Irpinia per accedere alle prestazioni sanitarie minime bisogna lottare facendo venire meno per il cittadino il sacro il diritto alla salute”..
Per Vassiliadis c’è un disequilibrio tra aree interne e le province di Salerno e Napoli nella garanzia delle prestazioni dei servizi e del reclutamento del personale sanitario. ” rRtengp che ci sia un disequilibrio chiaro ed evidente. Non c’è attenzione per gli ospedali delle zone interne. Manca personale, non si fa assunzione di medici ed infermieri e c’è anche chi sfrutta i nostri ospedali per poi prendere altre strade”.