Ariano Irpino – La riunione convocata per domani sull’Area vasta ha ricevuto un grande assist da due convegni che si sono svolti nel fine settimana. La notizia importante è arrivata dall’appuntamento con vari personaggi politici organizzato da Azione.
E che è stata ribadita con forza dall’ex presidente della Provincia e già sindaco di Ariano, Domenico Gambacorta. La notizia riguarda i nuovi investimenti infrastrutturali sulle Zes. E quindi riguarda anche la piattaforma logistica che sorgerà nel territorio a confine tra Ariano, Grottaminarda e l’Udita.
Questo significa che entro il 31 dicembre 2023, i lavori dovranno essere appaltati e, come ha ricordato Domenico Gambacorta, a margine del convegno, non si deve perdere tempo. E seguire con attenzione quanto fa Rfi. Ricordiamo che si tratta di 26 milioni di euro. Ciò dimostra quanto importante sia la piattaforma logistica.
Di questo se ne parlerà sicuramente domani nell’ambito dell’assemblea dei sindaci dell’area vasta che all’ordine del giorno dovrebbe discutere di stazione Hirpinia e tutto ciò che fa da contorno. A partire dalla piattaforma logistica che, per la precisione, non è qualcosa di marginale rispetto lo sviluppo dell’area. Naturalmente si parlerà anche di viabilità e collegamenti tra la stazione Hirpinia e i Comuni dell’area, e di quanto si potrà mettere a corredo dell’importante progetto.
I sindaci probabilmente discuteranno anche dell’altra questione che sta interessando il territorio irpino e di cui si è parlato ad Ariano con l’assessora regionale Lucia Fortini. E cioè del rischio che corre la scuola pubblica. Rischia di scomparire e l’assessora Fortini ha lanciato l’appelo affinché dalle aree interne parta un mobilitazione generale di cittadini ed istituzioni per scongiurare questo rischio.
Si perderanno presidenze, un numero illimitato di collaboratori scolastici, docenti e i comuni più piccoli perderanno anche questa istituzione. C’è una proposta del sindaco di Castel Baronia di costituire una unione di Comuni e che i sindaci unitariamente possano contrastare questa situazione nuova che viene a crearsi.
A tutto questo i sindaci dell’area vasta potrebbero aggiungere anche un’altra questione: la crisi idrica. Prodotta dalla crisi idrogeologica e cioè dalle tante frane che affliggono il territorio.
Una frana nel Comune di Melito ha causato la rottura di una condotta dell’Alto Calore e questo ha prodotto la mancanza di acqua nei rubinetti di otto Comuni irpini e la chiusura delle scuole nei giorni in cui era stata assente la risorsa idrica.
Domani i sindaci dovranno affrontare una serie di questioni tutte fondamentali per il futuro del territorio che rientra nell’area vasta o delle Quattro Valli.