Dal ruolo delle donne nella Resistenza alla lotta al patriarcato, dalle disuguaglianze sociali al pericolo dell’indifferenza. E’ stato un confronto a tutto campo quello che visto protagonisti questa mattina, al Polo Giovani, gli studenti del liceo Mancini e la scrittrice Benedetta Tobagi, autrice de “La resistenza delle donne”. Un invito, quello che è arrivato da Tobagi, a riscoprire una nuova coscienza delle donne, a continuare a raccontare quella storia che continua ad essere dimenticata. Tobagi ha scelto di partire da un’accurata contestualizzazione e da riferimenti storici puntuali, spesso ignorati, coinvolgendo con sollecitazioni dirette i ragazzi. “Questo libro – spiega Tobagi – nasce da una manciata di fotografie di archivio, che diventano fonti e insieme elementi di forte suggestione. Il racconto della Resistenza si è costruito negli anni, a causa del patriarcato dominante. come un racconto di uomini. Le prime ad occuparsene sono state le partigiane, donne che hanno scelto di raccontare il coraggio di altre donne, come Ada Gobetti. Mi interessava rendere la coralità dell’impegno femminile ma anche lo sforzo di tre generazioni di ricercatrici. Ho trovato straordinario come le donne che si impegnavano nella Resistenza acquistassero una consapevolezza nuova del proprio corpo. Hanno saputo ribaltare gli stereotipi legati alla loro femminilità, in cui erano stati ingabbiate, contro i nazifascisti per ingannarli. Dalle loro storie emerge un messaggio di riscatto e vitalità”.
Sottolinea la scelta di “mettere in risalto ciò che accomunava le esperienze vissute dalle donne, sia come combattenti armate sia nella resistenza civile organizzata nei Gruppi di difesa della donna, che le vide coinvolte in numero imponente (circa 70.000, in base ai dati ufficiali del CLN nel luglio 1944). Se alcune di loro, soprattutto operaie, erano già diventate comuniste o socialiste nel lavoro in fabbrica, altre ricordano le leggi razziali del 1938, come momento di maturazione dell’antifascismo, ma per la maggior parte la scelta di impegno nella Resistenza è stata dettata dal bisogno di reagire di fronte a circostanze immediate, alla violenza nazifascista nell’Italia occupata. Va detto che le donne sono state le vere volontarie della Resistenza perché non avevano gli obblighi di coscrizione dei maschi, e rischiavano di più”
Le letture di molti passi hanno ulteriormente arricchito la mattinata, che ha rappresentato per i ragazzi un momento di scoperta, di conoscenza e di confronto di altissimo valore etico e culturale. Ad introdurre l’incontro la dirigente scolastica Paola Gianfelice che ha ribadito il valore di incontri come questi in un momento di grande incertezza come quello che viviamo oggi. E’la docente Mara Lo Russo a spiegare come “E’ stato un incontro emozionante. Un raggio di luce nel buio dei nostri tempi muti di partecipazione e spesso di sensibilità. Una lezione di storia e di vita di cui non solo la scuola ha bisogno”. L’incontro è stato anche l’occasione per ricordare il padre, Walter Tobagi, a cui Benedetta ha reso omaggio nel libro “Come mi batte forte il tuo cuore”. Giornalista e inviato speciale per il Corriere della Sera, il 28 maggio 1980 Tobagi è stato assassinato dai militanti della Brigata XXVIII marzo a causa della sua costante ricerca della verità, a cui ha dedicato tutta la vita e la carriera.
