E’stata condannata a 19 anni e 3 mesi di carcere la badante 57enne accusata di aver maltrattato e raggirato l’anziano, di 87 anni, che doveva accudire nell’abitazione di Bonito, in provincia di Avellino. L’uomo, ricoverato in ospedale ad Ariano Irpino, morì tre giorni dopo. E i sanitari trovarono il paziente in stato di disidratazione oltre che in precarie condizioni igieniche e con segni di lesioni sul corpo. La sentenza del Tribunale di Benevento, che ha accolto in pieno la richiesta del pm Chiara Maria Marcaccio, è stata comminata per i reati di maltrattamenti aggravati e circonvenzione d’incapace (14 anni), istigazione alla corruzione (4 anni e sei mesi), lesioni personali (9 mesi).
L’eredità
La donna, da qualche tempo residente a Roma, non avrebbe provveduto alle cure dell’anziano. Anzi, approfittando della sua condizione di fragile e di difficoltà causata dall’età avanzata, era riuscita a farsi assegnare dei terreni e una casa rurale oltre a un libretto postale. Poi, nel dicembre 2017, l’87enne era stato ricoverato all’ospedale Frangipane di Ariano Irpino. E qui nonostante l’intervento dei medici, l’anziano era morto tre giorni dopo.
Le indagini hanno permesso di scoprire che la badante aveva provocato lesioni all’anziano gettandolo fuori dall’auto. E ancora, la donna è stata protagonista di un’aggressione ai danni di un uomo con il quale aveva avviato una relazione. Il compagno, durante un periodo di assenza della badante, si era rifiutato di occuparsi dell’anziano. A quel punto la 57enne si era scagliata contro di lui con un coltello. Poi nel corso della lite, che nel frattempo si era trasferita nell’abitazione dell’uomo, lei aveva tentato nuovamente di aggredirlo con un coltello ma era stata colpita con una mazza di legno.