Arturo Bonito, segretario provinciale del Prc risponde alla sollecitazione dell’Ance Avellino (l’associazione dei costruttori) sullo stato dei cantieri e delle infrastrutture in Irpinia: “Noi crediamo che l’Irpinia merita infrastrutture all’altezza della sua storia e del suo popolo. Campania Popolare arriva alle elezioni regionali come forza di opposizione vigilante e critica, consapevole che chi amministra oggi – ma anche chi lo ha fatto ieri – ha trasformato progetti strategici in cantieri infiniti, promesse in effetti nulli, risorse pubbliche in spreco sistemico”.
Sul collegamento ferroviario Napoli-Avellino 
“Un investimento di tale portata trova difficile giustificazione economica quando esiste già un’alternativa razionale: l’elettrificazione della linea via Codola, che a costi sensibilmente minori e tempi più rapidi offre collegamento funzionale con il capoluogo irpino. Quello che sosteniamo è il potenziamento della metropolitana leggera urbana. L’estensione del servizio tramviario verso Mercogliano, Monteforte e Atripalda, con corsie dedicate, realizza l’obiettivo di mobilità urbana sostenibile senza il carico finanziario della mega opera. Questo è infrastruttura intelligente: mobilità a basso impatto ambientale, accessibilità urbana, costi contenuti, tempi realistici. Orientiamo i miliardi verso le priorità che servono veramente su tutto le reti idriche”.
Ferrovia Salerno-Avellino-Benevento
“Duecentotrenta milioni finanziati dal 2017. La tratta Salerno-Codola completata, ma il collegamento verso Avellino rimane incompiuto. Era previsto per il 2025, posticipato ad aprile 2026. Questo illustra il problema
strutturale della gestione regionale con cronoprogrammi fantasiosi, rinvii permanenti, risorse dilapidate. Questo non possiamo accettarlo, c’è bisogno di agire diversamente sia in fase di analisi che in fase di lavori”.
Lioni-Grottaminarda
“Iniziata nel 2011, con al giunta regionale di centrodestra e ancora incompiuta dalla giunta di centrosinistra nel 2025. Sedici anni di cantiere aperto. Quattrocentotrenta milioni per 20 chilometri. L’80% finanziato dalla Regione. 
Questo è il modello che rifiutiamo! L’incapacità amministrativa sistematica, l’economia locale paralizzata, il denaro pubblico consumato senza risultati. La data fissata al 2027 genera legittimo scetticismo. Se i tempi non verranno 
rispettati, sarà evidente che il problema non è tecnico ma politico: chi amministra non ha la competenza di concludere un’opera strategica. Supportiamo il progetto come infrastruttura strategica, ma Campania 
Popolare vigilerà su ogni aspetto della realizzazione”.
Alta Velocità Napoli-Bari, lotto Apice-Hirpinia
“Finanziato con 1,3 miliardi di PNRR per trasferire il trasporto merci dalla gomma al ferro, riducendo emissioni. La stazione di Grottaminarda diventerà un polo intermodale. I lavori hanno subito ritardi di 18-24 mesi per imprevisti 
geologici. Vogliamo chiarezza totale: sono davvero imprevisti inevitabili o sono incompetenza operativa, pianificazione sbagliata, cattiva gestione volontaria? Il progetto complessivo conclude entro il 2028. Ma il controllo sulla gestione dei ritardi è assoluto. Se si scoprisse che i ritardi dipendono da conflitti di interesse, da accordi sporchi tra imprese e amministrazione regionale, da negligenza criminale nella gestione, allora chiediamo indagini penali. Contestualmente i lavori devono integrarsi con infrastrutture digitali a banda ultra-larga, colonnine di ricarica per mobilità sostenibile, energie rinnovabili, interventi di rigenerazione paesaggistica e ambientale. Una grande opera non può essere solo cemento e acciaio: deve esprimere visione ecologica moderna e beneficio per le comunità territoriali”.
Pianodardine
“L’area industriale di Pianodardine è il motore economico locale. La sua esclusione dal Piano Regionale per il Trasporto Merci rappresenta una scelta di danno territoriale consapevole. Una piattaforma logistica è prevista in Valle Ufita, bene, ma Avellino non può rimanere isolata dai flussi nazionali di merci. Questa è una penalizzazione che denunciamo come sbagliata dal profilo economico e territoriale”.
Asse Attrezzato Valle Caudina-Pianodardine: il monumento all’inerzia
“Concepito nel 1980, avviato nel 1988, solo due lotti realizzati in trentacinque anni. È il monumento alla incompetenza amministrativa, allo spreco sistemico di denaro pubblico, all’ignavia criminale delle istituzioni regionali. Il primo lotto concluso nel 1992. Il secondo iniziato nel 2005, chiuso al traffico nel 2012, 
riaperto nel 2016. Quattro anni di cantiere bloccato. Questo è uno scandalo. Trentacinque anni e ancora incompiuto. Ora è stata appaltata la progettazione e i lavori del terzo lotto primo stralcio (79 milioni da fondi di coesione più 48 milioni dalla Provincia). Campania Popolare vigilerà come cane da guardia su ogni aspetto di questi lavori: cronoprogrammi serrati, controllo spietato dello stato di avanzamento, trasparenza totale della gestione finanziaria. Resta scoperto il quarto lotto che completerebbe il collegamento a Pianodardine e all’autostrada Est di Avellino. Se anche questo rimanesse incompiuto, se scoppiassero scandali di corruzione, di assegnazione in pancia a ditte amiche, di irregolarità amministrative, allora chiediamo indagini e responsabilità penali. I cittadini irpini hanno il diritto di sapere dove finisce il denaro pubblico e perché le opere non si completano mai”.
Galleria Monte Pergola
“Quarantotto milioni per manutenzione della galleria sul Raccordo Autostradale 2. Iniziati nel gennaio 2022, riaffidati a nuovo appaltatore a marzo 2025. Il nuovo cronoprogramma prevede chiusura della canna verso 
Salerno entro luglio 2026 e verso Avellino entro il primo semestre 2028. Tre anni di paralisi viaria. Ogni mese di cantiere è perdita economica concreta per imprese e cittadini. I tempi vanno ridotti significativamente senza 
compromessi sulla qualità dell’intervento”.
Piano Strade
“Novecento ventuno milioni regionali per 366 amministrazioni, di cui 175 milioni concentrati su circa 70 comuni irpini. Interventi capillari di messa in sicurezza e adeguamento della rete viaria locale. Le risorse devono 
trasformarsi rapidamente in strade sicure, non in progetti bloccati. L’accelerazione della realizzazione è prioritaria”.
Reti idriche
“Qui tocchiamo il cuore della questione: l’Irpinia ospita il più grande bacino di acqua dell’Europa. Nel 2025, comunità irpine rimangono senz’acqua. La delibera 278 della Giunta Regionale finanzia interventi su reti idriche in 425 comuni campani per 425 milioni complessivi. L’Irpinia è pienamente coinvolta. Questo è un intervento urgente e non negoziabile. L’emergenza idrica rappresenta un crimine politico: il rifiuto sistemico di garantire un diritto umano fondamentale. Comunità intere soffrono razionamenti mentre le risorse idriche irpine vengono dirottate altrove. L’ente Alto Calore necessita di ristrutturazione radicale: la gestione attuale è fallimentare. Se i lavori non procederanno con priorità, se l’acqua continuerà a mancare, la responsabilità ricade su chi amministra. Campania Popolare farà opposizione rigorosa perché questo crimine sia affrontato con urgenza”.
“Non cerchiamo consenso facile. Cerchiamo giustizia territoriale. La gestione regionale ha prodotto cantieri infiniti, incompetenza sistematica, risorse pubbliche dilapidate. Sedici anni di Lioni-Grottaminarda, trentacinque anni di Valle Caudina, comunità senza acqua nel bacino idrico europeo più importante. Questa non è inefficienza ordinaria, è fallimento politico strutturale. Campania Popolare sarà vigile, critica, consapevole che chi governa ha tradito il territorio. Vigileremo su cronoprogrammi serrati, gestione trasparente, completamento effettivo dei lavori. Se i ritardi continueranno, se scoppiassero scandali di corruzione amministrativa, la nostra opposizione sarà implacabile. L’Irpinia merita infrastrutture effettive realizzate nei tempi dichiarati, gestione seria della risorsa idrica, e fine dello sfruttamento politico del territorio. Lotteremo perché questo accada in ogni sede, lo abbiamo fatto prima, lo faremo durante e lo faremo anche dopo queste elezioni regionali”.
		


