Questa mattina la conferenza stampa del presidente della Provincia Rizieri Buonopane e dell’amministratore di Irpiniambiente Claudio Crivaro per rispondere alle accuse dell’Ato: “Irpiniambiente è una società virtuosa e solida, infondate le critiche. Silenzio assordante della politica, mi hanno lasciato solo in questa battaglia. C’è chi vuole trasferire il ciclo dei rifiuti ai privati”.
La Provincia di Avellino è socio unico dell’azienda in house Ipriniambiente, che gestisce la raccolta e il trattamento dei rifiuti in 113 Comuni irpini su 114 (Avellino esclusa, dove a svolgere il servizio è la società pubblico-privata Grande Srl, in partnership con il privato De Vizia). Con la recente delibera di consiglio provinciale è stato ufficializzato il via libera del passaggio delle quote di Irpiniambiente dalla Provincia ai singoli comuni irpini interessati. Non tutti i sindaci, però, sono d’accordo sul nuovo corso di Irpiniamente: tramite l’Ato rifiuti (l’ente d’Ambito competente per il settore rifiuti) si oppongono ad una gestione interamente pubblica della Partecipata e spingono per soluzioni alternative (o sul modello della Grande Srl o addirittura interamente privata).
Questa mattina in conferenza stampa Buonopane ha voluto innanzitutto fare chiarezza sui numeri e sui bilanci di Irpiniambiente, dopo che negli ultimi giorni erano state fatte circolare voci che lui giudica quantomeno “fuorvianti”: “Irpinambiente lo scorso anno ha ceduto una serie di crediti che vantava nei confronti dei Comuni alla Regione Campania. Oggi ha una situazione chiara: una massa creditoria di 35 milioni di euro esigibili dai Comuni, e una massa debitoria verso i fornitori minore, intorno ai 30 milioni di euro. C’è poco da discutere su questi numeri”. “In queste ore Irpiniambiente sta mandando una comunicazione ai Comuni morosi richiamandoli al loro dovere di trasferire i soldi raccolti con le entrate della Tari. Abbiamo inviato una nota a tutti i Comuni e a tutti i 1400 consiglieri comunali, dove spieghiamo qual è lo stato dell’arte, lo stato di salute di Irpiniambiente. E una nota a parte a quelle amministrazioni comunali che hanno pendenze”.
“Non ho mai nascosto che a me piace la gestione pubblica, in un settore anche così particolare come quello dei rifiuti. Irpiniambiente è un unicum: una società pubblica che gesticse entrambi i servizi, sia quello della raccolta che quello del trattamento, e quindi con l’impiantistica. Che se poi l’impiantistica la viene a gestire un privato bisognerà vedere a quali prezzi la metterà a disposizione dei Comuni. E c’è di più: Irpiniambiente è destinataria di un finanziamento regionale di 12 milioni, per realizzare un nuovo impianto di compostaggio a Teora. E ancora: il termovalorizzatore di Acerra ha un costo a fronte del quale c’è un ristoro per le Province, e ad Avellino toccheranno diversi milioni per migliorare l’impiantistica: anche qui sarà fondamentale che a gestire il tutto sia il pubblico”.