Gianluca Cantalamessa, senatore della Lega, appena nominato commissario provinciale del partito irpino al posto del dimissionario segretario provinciale, Salvatore Vecchia, sindaco di Cassano, è arrivato questo pomeriggio ad Avellino per incontrare i militanti del partito. L’appuntamento al Circolo della Stampa, dove ad accogliere Cantalamessa c’è tra gli altri Maria Elena Iaverone, coordinatrice cittadina della Lega.
“Stiamo riorganizzando il partito a livello regionale, visto e considerato che siamo crescendo sempre di più. Mi piace ricordare che – ha detto Cantalamessa – siamo diventati il primo gruppo di centro-destra di opposizione in Regione Campania, con cinque consiglieri regionali.
Siamo anche il primo gruppo di opposizione nella città di Napoli dove abbiamo tre consiglieri comunali. La Lega è evidente che si radica sempre di più. Faremo lo stesso anche in provincia di Avellino”.
Cantalamessa è tornato poi sulla querelle del finanziamento del Polo logistico della Valle Ufita. Da una parte il governatore Vincenzo De Luca, che sostiene i soldi sono stati stanziati dalla Regione, dall’altra il governo, o meglio la guida del Mit, Matteo Salvini, che si intesta il merito di aver fatto arrivare i fondi a destinazione: “E grazie all’intervento del ministro Salvini su sollecitazione anche del ministro Piantedosi che sono state indirizzare le risorse verso la Valle Ufita – ripete Cantalamessa -. Ho fatto presente che praticamente mancava la parte del finanziamento dalla Regione, mi sembrava giusto mettere i puntini sulle i. De Luca ha preferito come al solito buttarla sullo scherzo. Io credo che i cittadini irpini meritino rispetto”.
E poi sulle prossime regionali in Campania: “C’è bisogno di politica, di risposte concrete a problemi reali. E’ quello che intendiamo fare come Lega: credo che le persone si siano rese conto della gestione fallimentare di De Luca. La -regione ha prevalentemente tre competenze: la prima, sono i finanziamenti europei: siamo tra le ultime regioni d’Europa. Per quel che riguarda i trasporti locali è sotto gli occhi di tutti la situazione, basta osservare che succede alla Circumvesuviana; e infine anche per quanto riguarda la sanità siamo le ultime regioni in Italia”.