Sono state ore di violenza e terrore quelle vissute nella serata di ieri, martedì 22 ottobre, nel carcere di Bellizzi Irpino ad Avellino. Due agenti della polizia penitenziaria sono stati sequestrati e poi picchiati da alcuni reclusi. Nel frattempo, altri detenuti hanno avviato una missione punitiva nei confronti di un altro recluso di 24 anni al quale – durante l’aggressione – hanno tagliato un orecchio, causato gravi ferite alla testa e fratturato un braccio. Le sue condizioni sono gravissime: è in Rianimazione all’ospedale di Avellino. Per riportare la calma è stato necessario un intervento massiccio delle forze dell’ordine, durato alcune ore, per riportare la tranquillità nel padiglione del carcere dove sono state registrate le aggressioni. A denunciare quanto accaduto è l’Uspp, il sindacato campano della Penitenziaria.
Secondo una prima ricostruzione, il detenuto gravemente ferito si era reso protagonista, nei giorni scorsi, di un raid punitivo nei confronti di un recluso. E quella di ieri sera sarebbe stata una vendetta. «La situazione è al collasso – ha rilevato Maurizio De Fazio dell’Uspp Campania – va subito ristabilito l’ordine e la sicurezza interna del carcere di Bellizzi Irpino, soprattutto con il trasferimento dei detenuti riottosi». Ciro Auricchio e Giuseppe Moretti, rispettivamente segretario regionale e presidente dell’Uspp, rimarcano la «fragilità del sistema di sicurezza del carcere, più volte denunciato ai vertici dell’amministrazione penitenziaria». E, visto il deficit di personale di 60 unità, chiedono «il Dap disponga da subito l’invio dell’unità speciale Gom presso la struttura irpina, per ristabilire l’ordine e la sicurezza interna».Da tempo nel carcere avellinese la situazione è di piena emergenza. Solo negli ultimi mesi sono stati registrati due tentativi di evasione.