Un invito a senatori, deputati ed europarlamentari an entrare nell’Istituto Penitenziario “Antimo Graziano” di Bellizzi Irpino. A lanciarlo il Garante dei detenuti per la provincia di Avellino Carlo Mele.
Una visita, in programma il 30 luglio, alle, 9,30, seguita da una conferenza stampa che si terrà presso la sede del Garante, presso l’ex Caserma Litto ad Avellino.
Mele ricorda come il Presidente della Repubblica abbia espresso il 30 giugno scorso un richiamo forte al Governo e alla Politica, sottolineando che le carceri non possono calpestare i diritti dei detenuti e “non devono essere una fabbrica di criminalità”. Nella convinzione che un criminale recuperato nella società è una garanzia di sicurezza per tutti e, soprattutto, un obiettivo costituzionale.
“Il sovraffollamento e i suicidi – ha ribadito Mattarella -sono un’emergenza sociale sulla quale occorre interrogarsi per porvi fine immediatamente”. Infine, per il Presidente “le carceri sono sovraffollate anche per l’insufficiente ricorso all’applicazione di pene alternative e dell’eccessivo utilizzo della carcerazione preventiva”, per la presenza nelle carceri di giovani tossicodipendenti e di malati psichici, per i quali è necessario un percorso trattamentale di natura sanitaria; di persone Senza Fissa Dimora, molti di questi immigrati, che restano tra le mura perché non hanno un domicilio; di persone arrestate per reati commessi 15/20 anni prima (i tempi della giustizia); di tanti abbandonati in carcere perché non possono permettersi una “Difesa qualificata”, o perché il personale dedicato: Magistrati, Educatori, Assistenti sociali non riescono ad aggiornare le loro posizioni perché “insufficienti”. Ciò concerne anche gli istituti minorili su cui si registrano dati allarmanti e numeri che, dai 385 detenuti indicizzati nel maggio 2023, si raddoppiano sino a 586 a giugno 2025 dopo il c.d. Decreto Caivano.
Ai detenuti continuano, inoltre, ad essere negati, ricorda Mele, “Sanità” pronta ed efficace;, un “Trattamento” finalizzato alla rieducazione; “Ambienti” salubri e dignitosi; la possibilità di vivere l’Affettività con le proprie famiglie; il rispetto della Dignità umana”
La Conferenza Nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà ha indetto il 30 luglio, a un mese esatto da questo appello o, per meglio dire, da questo rimprovero alla politica, una manifestazione per sensibilizzare l’opinione pubblica e per sollecitare la politica nel suo complesso, esortando il Governo a mettere in campo soluzioni immediate e concrete alle parole dure, inequivocabili del Presidente della Repubblica.
Si ribadisce la necessità di un provvedimento urgente finalizzato alla riduzione del sovraffollamento in nome della dignità, come ad esempio è stato fatto dal Governo Berlusconi nel 2003 e nel 2010.
“Nel frattempo – scrive Mele – non possiamo più assistere ignavi alle morti quotidiane di uomini e diritti. Bisogna che la politica intervenga non subito, ma orra! Lo chiedono tutte le coscienze oneste. La proposta Giachetti inerente alla liberazione anticipata sociale appare, per molti versi, in linea con le attuali emergenze seppur di contenuto deflattivo. Tuttavia, una riduzione semestrale di 75 giorni, in luogo dei 60 contemplati nella proposta, da concedere con tempistiche prioritarie, già sortirebbe l’effetto di ridurre sensibilmente le criticità in argomento. Tutto ciò, naturalmente, è possibile solo se la politica trova la responsabilità e il coraggio necessari per ottenere un consenso generalizzato,trasversale, per conseguire il quorum necessario all’emanazione del provvedimento”.