“E’ necessario ripartire dai bisogni concreti della gente, garantendo a tutti gli stessi diritti, senza distinzione tra cittadini di serie A e serie B”. A sottolinearlo Carlo Mele, capolista ad Avellino con la lista “Per”, a sostegno del candidato alla presidenza della Regione Nicola Campanile. “Domani – prosegue Mele – concluderemo la campagna elettorale nella ex chiesa della Trinità con la partecipazione di Nicola Campanile e degli altri candidati Lina Russo e Rosaria Viscucci. Abbiamo cercato di concentrarci sui programmi, nel rispetto delle ragioni che ci hanno guidato nella scelta di candidarci. ‘Per’ si fa espressione della nostra attenzione alla comunità, alle singole persone, a partire dall’impegno di chi dedica da anni il proprio contributo alla difesa dei diritti. Il nostro obiettivo è quello di entrare in Consiglio Regionale, la sfida è quella di superare il quorum. Vogliamo che la politica regionale torni a parlare dei problemi dei cittadini, che non si riduca alle poltrone da riempire. Nel corso di diversi confronti, ho preso coscienza di come tutti sappiamo bene quali sono le criticità sul nostro territorio, dall’acqua a sanità e mobilità ma poi si fa fatica a tradurre questa conoscenza in progetti che possano realmente migliorare le condizioni di vita della comunità. Essere presenti in Consiglio Regionale significa per noi ricordare a chi oggi fa tante promesse su ferrovia e servizi sanitari più efficienti che quelle promesse dovrà mantenerle. Noi faremo la nostra parte perchè chi sarà eletto rispetti gli impegni assunti dagli elettori. Vogliamo mandare un segnale a partiti. Io continuo a ripetere che bisogna partire dai bisogni degli ultimi, garantire il benessere degli ultimi significa garantire il benessere dell’intera comunità. Io credo in una politica che si incarni, a chi mi chiede ripeto che io la politica l’ho sempre fatta perchè da oltre trent’anni porto avanti il mio impegno al servizio degli ultimi, dapprima con la Caritas e poi come Garante provinciale dei diritti dei detenuti. Io continuo ad essere convinto che gli strumenti per intervenire nei diversi settori della società e rispondere ai bisogni dei cittadini ci siano, bisogna solo avere il coraggio di utilizzarli. Ma è chiaro che bisogna innanzitutto individuare i bisogni, in enti come l’Asl non esiste un punto ascolto dove fare presenti le proprie difficoltà, così come gli Ambiti sono ormai ridotti a semplice programmazione. Se si viene sfrattati, se si perde il lavoro si fa fatica a trovare uno spazio a cui rivolgersi, così come mancano luoghi che possano orientare nella ricerca di un lavoro. Quanto allo sviluppo, dobbiamo ripartire da agricoltura e turismo che appartengono alla nostra tradizione, le grandi aziende del Nord che hanno investito sui nostri territori hanno sfruttato le nostre risorse per poi lasciare capannoni abbandonati, né è mai decollata la cooperazione, rendendo più difficile la creazione di nuove imprese. Dovremmo incoraggiare investimenti da parte di chi vive sul territorio e scommettere sulle eccellenze locali”




