Quando si tratta di ordire raggiri e truffe, non c’è limite alla creatività. L’ultima in ordine di tempo, generata dall’intelligenza non artificiale ma criminale, la truffa sulle prime Comunioni dei bambini. Accade a Cervinara. Questi i fatti: nei giorni scorsi alcuni genitori di ragazzi che devono ricevere la prima Comunione hanno ricevuto richieste di somme di denaro via Facebook, da parte di soggetti che si sono presentati dicendosi incaricati dai parroci. Somme che sarebbero servite, a loro dire, per poter iscrivere i propri figli nel registro delle prime Comunioni. “Ovviamente la richiesta è assolutamente falsa”, dicono in una nota indirizzata ai fedeli, don Renato, don Daniele, don Tharcisse e don Francesco, anche loro utilizzando i social per denunciare il malfatto e avvertire i fedeli.
Per chi non fosse pratico della materia, i religiosi di Cervinara ricordano che le celebrazioni dei sacramenti, le richieste di documenti, la preparazioni a battesimo, prima Comunione, Cresima, matrimonio, attività pastorali, sono totalmente gratuite. E’ invece una scelta libera donare.