Continua il presidio dei lavoratori a Luogosano, davanti ai cancelli di ArcelorMittal. La protesta, partita mercoledì scorso subito dopo l’annuncio della chiusura da parte dei vertici della multinazionale, si trasferirà domani mattina ad Avellino, davanti alla Prefettura, dove alle 10 è previsto un presidio, organizzato dalle segreterie di Fim, Fiom e Uilm, con l’obiettivo di provare a fermare la procedura, aperta dalle lettere di licenziamento ai 70 lavoratori partite pochi giorni. Al fianco di sindacato e operai ci saranno anche i sindaci della zona: un fronte comune che dovrebbe portare all’istituzione di un tavolo permanente di crisi.
Al Prefetto Rossana Riflesso, il sindacato chiederà di mediare per la convocazione di un confronto con l’azienda, a questo punto necessario anche a livello regionale e ministeriale. Difficile immaginare che l’azienda possa fare un passo indietro, e rivedere la decisione di chiudere lo stabilimento dell’area industriale di San Mango sul Calore, specializzato nella trasformazione di acciaio zincato in preverniciato per il mercato delle costruzioni ed elettrodomestico. Così come appare complicata l’ipotesi di una cessione e, quindi, del subentro di un altro imprenditore interessato ad investire in un’area industriale che presenta più di un problema di logistica e di collegamenti.
Mercoledì mattina alle 9.30, a Luogosano, si terrà, davanti ai cancelli della fabbrica, una seduta straordinaria del consiglio provinciale. In quella sede sarà approvato un documento che dovrebbe rimarcare e rilanciare l’impegno congiunto e condiviso delle istituzioni in una vertenza che rischia di cancellare 70 posti di lavori e di far calare definitivamente il sipario su uno degli insediamenti industriali storici della nostra provincia. Un doppio colpo pesantissimo per un sistema industriale già in forte affanno.