SUMMONTE – C’era anche Ciro Caravano dei Neri per Caso tra gli oltre duecento coristi che si sono esibiti l’altra sera (domenica 23 giugno) sul palco allestito nella piazza principale di Summonte, piazza Alessio De Vito. E’ stata la serata conclusiva dopo la due giorni dedicata a stand e gazebo gastronomici, e dedicata alla Festa della Musica internazionale 2024. Una serata magica, tra atmosfere e melodie, accompagnate da pianoforte, chitarra e batteria elettronica.
Il tutto reso possibili grazie al gran lavoro di coordinamento svolto dal Coro del Gesualdo e in particolare dal maestro Cinzia Camillo. A presentare la serata c’era il maestro Sergio D’Onofrio. Sul palco, a fare gli onori di casa, anche il sindaco di Summonte Ivo Capone, reduce dal successo delle due giornate precedenti (“La Notte Romantica nei Borghi più Belli d’Italia” del 21 e 22 giugno). “Il coro Gesualdo – ha spiegato D’Onofrio – è nato dall’incontro tra alcuni ragazzi del Teatro Carlo Gesualdo di Avellino e l’ensamble Musicantus: oggi è composto da bambini e da ragazzi dai 6 ai 30 anni, che spaziano con repertori dal classico al moderno, al popolare campano e internazionale, con particolare attenzione al genere polifonico d’autore”. Il coro della maestra Cinzia Camillo ha una componente giovanile e una componente di voci bianche (unica presente alla serata).
Questa Festa della Musica 2024 è stata organizzata con il patrocinio del Comune di Summonte e all’interno del ciclo “In… canto al Borgo”, ed ha visto l’esibizione di sette gruppi musicali: il Coro Gesualdo, il coro Hirpini Cantores, l’Ensamble Corale Noukria-Voicing Gruppo Vocale (da Nocera Inferiore), il coro polifonico Unsolcanto, coro Matricanto, coro Daltrocanto, Coropop di Salerno. Una manifestazione fortemente voluta dalla Feniarco, federazione a cui tutti i cori sono associati e dall’Associazione Regionale Cori Campani (Arcc).
Grande emozione tra il pubblico quando ci si è resi conto che il direttore del coro di Salerno era una figura familiare… sicuramente già vista in precedenza… “Ma sì, è Ciro dei Neri per Caso“. E infatti l’ambito musicale era proprio quello della canzone eseguita ‘a cappella’, senza strumenti di accompagnamento o sottofondo, solo che sul palco non c’erano più Ciro e gli altri componenti della band diventata famosa con “Le ragazze”, ma decine e decine di coristi sapientemente guidati e coordinati dal maestro Caravano. E grandi risate quando Ciro ha annunciato l’ultimo pezzo: “Questo si chiama ‘Chorus Interruptus'”…. “Sì, perché è un medley di diverse canzoni famose, tutte cantate fino al momento clou e poi, all’apoteosi, quando dovrebbe partire il ritornello che tutti conoscono, si ferma, e ne inizia un’altra”. Delizioso.
Importante è stato anche il contributo della Pro Loco Submontis, che ha messo a disposizione i locali dell’Infopoint per ospitare le attrezzature e le valige dei gruppi musicali; dell’Aipfm (Associazione italiana per la promozione della festa della Musica). “La Festa della Musica – ha spiegato Vicente Pepe, presidente regionale dell’Arcc – quest’anno festeggia i 30 anni, nell’ambito della festa della musica europea; e la federazione nazionale di cui facciamo parte ha organizzato 180 concerti in tutt’Italia, con la partecipazione di 350 cori complessivamente. La cosa bella di questa serata è che è la prima volta che veniamo a Summonte e abbiamo scoperto un bellissimo paese, molto grazioso e molto interessante. Mi auguro che si possa cogliere lo spirito di questa manifestazione, un’occasione per cantare assieme, per conoscersi e condividere assieme quella che è la nostra passione comune, cioé la musica corale”.