Dall’agro nolano ai mercati della provincia di Napoli, fino ad Avellino e Palermo, un giro d’affari da 100mila euro al mese. Colpo dei carabinieri al narcotraffico, con l’arresto di 10 persone.
Il traffico di droga tra Napoli, Avellino e Palermo
L’associazione avrebbe operato nei territori di San Gennaro Vesuviano, Ottaviano, Nola e comuni limitrofi. Le indagini hanno individuato numerosi episodi di spaccio di droga, tra cui crack, cocaina e hashish.Le consegne avvenivano in punti prestabiliti o direttamente presso le abitazioni degli acquirenti, adottando un metodo innovativo di delivery della droga, nato durante la pandemia e poi consolidato come pratica stabile.Lo spaccio locale utilizzava la tecnica del delivery (con scooter e bici elettriche), introdotta durante la pandemia. I reati contestati sono, a vario titolo, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione a fine di spaccio di droga, detenzione e porto di arma clandestina e ricettazione. Tra le intercettazioni anche i racconti dei ritardi incontrati dai pusher per le consegne a causa del passaggio del Giro d’Italia a Somma Vesuviana.
Complessivamente gli indagati sono 24, di cui 4 donne. Il giro d’affari si aggirava intorno ai 100mila euro al mese. Lo spaccio locale utilizzava la tecnica del delivery (con scooter e bici elettriche), introdotta durante la pandemia. I reati contestati sono, a vario titolo, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione a fine di spaccio di droga, detenzione e porto di arma clandestina e ricettazione. Tra le intercettazioni anche i racconti dei ritardi incontrati dai pusher per le consegne a causa del passaggio del Giro d’Italia a Somma Vesuviana. Dalle conversazioni captate emerge anche la preoccupazione di una mamma circa l’eventualità di essere arrestata dai carabinieri. La donna si occupa dei trasferimenti della droga a Palermo e a due complici raccomanda i figli: “se vado carcerata mantienimi i figli miei”.