Il presidente del consiglio comunale di Avellino Ugo Maggio lo ha detto all’inizio e lo ha ripetuto alla fine della seduta di ieri sera: “Chiedo di nuovo ai gruppi di maggioranza di comunicarmi i nomi delle surroghe nelle commissioni consiliari permanenti, altrimenti mi costringete a fissare una data, dopodiché procederò io”. Il problema è sorto all’indomani della ‘promozione’ in giunta di sette consiglieri di maggioranza (5 del gruppo Davvero, 1 di Siamo Avellino e 1 di Viva la Libertà): tutti e sette facevano parte delle varie Commissioni e ad oggi (dal 9 gennaio scorso) non sono stati ancora surrogati.
LE SETTE COMMISSIONI A RILENTO
Tecnicamente le commissioni possono comunque continuare a lavorare, perché il numero legale minimo resiste, ma di certo non stanno andando a pieno regime. Alcune si stanno continuando a riunire, soprattutto le due di controllo guidate dalle opposizioni (Trasparenza e Bilancio), ma anche l’Urbanistica, presieduta dall’architetto Fabio Liberale (Siamo Avellino) che ha recentemente annunciato il via di un piano di rigenerazione urbana che promette di eliminare e rigenerare una serie di palazzi e palazzoni vetusti o abbandonati in diverse zone della città. Più complicato invece il caso della Commissione Lavori Pubblici: qui il presidente era Antonio Genovese, ora diventato assessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica, ed è diventato assessore anche un altro componente (sempre del gruppo Davvero), Giuseppe Negrone, ora delegato all’Ambiente.
IL NODO DA SCIOGLIERE: LA GUIDA DEL PIANO DI ZONA SOCIALE A4
E se dagli ambienti di maggioranza si lascia intendere che lo stallo possa essere in qualche modo legato all’ambigua posizione tra maggioranza e opposizione del consigliere comunale Rino Genovese, in realtà il vero nodo da sciogliere sembra quello della guerra delle Partecipate (semplificazione giornalistica che sta ad indicare le trattative in corso, ormai da mesi, all’interno della maggioranza per individuare i nomi dei nuovi vertici delle aziende e dei consorzi di cui fa parte o è proprietario il Comune di Avellino). Dopo che ieri sera è stata ufficializzata la nomina di Pasquale Penza all’Acs Srl, resta infatti da capire a chi andrà il vertice del Piano di Zona Sociale A4. Se anche qui prevarrà un nome ‘portato’ dai due gruppi festiani (Davvero e Viva la Libertà), si potrebbe pensare ad un riequilibrio a cascata con il gruppo nargiano Siamo Avellino negli altri ruoli apicali spettanti alla maggioranza, a partire dalle stesse presidenze delle commissioni consiliari permanenti.
LA MISSIONE IMPOSSIBILE: UN RIEQUILIBRIO TRA I TRE GRUPPI DI MAGGIORANZA
Il nome festiano indicato per la presidenza del consiglio di amministrazione del Piano Di Zona è infatti quello di Giovanna Vecchione: consigliera comunale del gruppo Davvero e, appunto, presidente della Settima commissione consiliare permanente (la commissione Istruzione, che tra l’altro ha licenziato pochi giorni fa il nuovo regolamento per il Forum Giovani di Avellino). A livello tecnico-burocratico non ci sarebbe nessuna incompatibilità tra il ruolo di guida del Piano di Zona e quello di consigliera comunale e presidente della Commissione, ma è facile pensare ad un turn over. Sarebbero, in questo scenario, quindi già due le Commissioni da ricalibrare: un margine di azione in teoria ampio per dare la giusta dignità e il giusto peso a tutti e tre i gruppi consiliari che hanno contribuito alla vittoria delle ultime Amministrative. Ma c’è un ‘ma’; un fatidico precedente: tra i gruppi che hanno contribuito c’era anche quello del Patto Civico, che si era schierato con la Nargi al ballottaggio, ‘ma’ è stato poi escluso dalla maggioranza con un documento ufficiale vergato dai gruppi Davvero e Viva la Libertà.
“IGNORATO IL LAVORO DELLE COMMISSIONI, CI RIVOLGEREMO AL PREFETTO”
Sempre sul tema delle commissioni consiliari si sono registrati ieri sera in Assise diversi interventi infuocati: sia Rino Genovese (Patto Civico), che i dem Antonio Gengaro, Nicola Giordano, Ettore Iacovacci ed Enza Ambrosone. Più che sulle surroghe, però, hanno incentrato le proprie rimostranze sul fatto che il lavoro svolto nelle due commissioni di controllo viene sostanzialmente ignorato dall’amministrazione comunale. Dalle due commissioni erano arrivati infatti due indirizzi precisi: la richiesta di emendare le linee guida del redigendo bando per la concessione dello Stadio Partenio; e la richiesta di rinviare ad una prossima Assise la discussione sul nuovo regolamento dei patrocini. Effettivamente la seduta di ieri sera sembrava procedere proprio come se le due commissioni non si fossero proprio tenute, visto che le linee guida del bando sullo stadio sono state illustrate in Aula senza alcun accenno agli emendamenti proposti dal presidente Giordano e soprattutto dopo che è stato negato il rinvio della discussione sul regolamento dei patrocini. Da qui le vive proteste dei consiglieri di minoranza e l’annuncio di un ricorso al prefetto di Avellino.
ALLA FINE SCOPPIA LA PACE: ACCOLTE IN TOTO LE MODIFICHE CHIESTE DALLA MINORANZA
La diatriba tra maggioranza e opposizione ha coinvolto, più volte, anche il Segretario generale del Comune, la dottoressa Maria Luisa Dovetto: tutti impegnati nell’interpretazione di quanto sia più o meno vincolante il parere espresso dalle commissioni consiliari permanenti. Gli animi si sono calmati solo quando, nel prosieguo della discussione, la sindaca Nargi e la maggioranza, hanno comunque preso atto delle modifiche chieste dalla Commissione Trasparenza e le hanno inserite nella versione finale del nuovo regolamento per la concessione dei patrocini: approvato con 28 voti favorevoli e 1 astenuto.