MUGNANO DEL CARDINALE- «Il giornalista ha una propria deontologia, in politica invece non ci sono obblighi particolari». Così Francesco Pionati, direttore del giornale Radio Rai e Radio Rai 1 al convegno su “Comunicazione e il giornalismo ieri oggi e domani”. Pionati ha percorso la sua attività da quando era giovane ad Avellino, “grande realtà dove ci si forma”. «La Radio, comunque, è sempre resistente alla crisi ed alle evoluzioni e non a caso ha compiuto il centenario – ha continuato – L’immagine limita, ma la descrizione e la narrazione sono molto più efficaci e molto più coinvolgenti degli stessi brani televisivi. L’immagine rende narcisi, non è così in radio. Il giornalista è stato depotenziato per via dei social, accessibili a tutti. Il giornalista comunque deve essere un soggetto che svolge il ruolo in maniera trasparente: chi non rispetta gli obblighi deontologici va a sbattere».
Enzo Pecorelli ha lasciato le conclusioni al giornalista Albino Albano del Corriere dell’Irpinia, che ha ricordato l’ultimo episodio in ordine di tempo accaduto ai colleghi di Prima TV, a cui è stato impedito di effettuare riprese a San Giorgio a Cremano presso la stazione della Circumvesuviana, mentre era in corso un sit-in di protesta. Quella del giornalista resta una professione a rischio.