Le dimissioni di Edoardo Volino dalla carica di assessore potrebbero essere il segnale che il rimpasto si avvicina. L’avvocato cassazionista, uno degli uomini forti della giunta – come dimostrano le deleghe che gli erano state consegnate, patrimonio e personale –, ha chiarito di aver lasciato l’incarico per motivi personali, impegni lavorativi.
In realtà, la decisione potrebbe essere dettata da ragioni politiche: i festiani chiedono di rientrare in gioco. E Volino si sarebbe sentito forse fuori posto, circondato da una giunta eterodiretta dall’ex sindaco.
Nei corridoi di Palazzo di città c’è infatti chi assicura che il rimpasto ci sarà tra qualche settimana, forse già la prossima. Nargi certamente ne spiegherà i motivi. Non sarà facile far passare il messaggio: i tecnici della giunta, che non hanno iniziato il lavoro, andranno via senza onore né gloria.
Secondo i ben informati, Nargi non si limiterà a cambiare qualche assessore. Potrebbero entrare nell’esecutivo fino a cinque festiani: Peppino Negrone, Tonino Genovese, Mario Spiniello, Jessica Tomasetta e Monica Spiezia. La vice sindaca Marianna Mazza dovrebbe essere riconfermata.
Due posti in giunta per i consiglieri che fanno riferimento a Nargi. Anche Alberto Bilotta dovrebbe essere assessore.
Comunque sia, il rimpasto fino a qualche settimana non pareva impellente.
Ora però i consiglieri di Davvero e W la Libertà vogliono incassare le deleghe – legittimate dal consenso alle ultime amministrative – prima di Natale.
Forse perché l’ex sindaco dopo la sentenza della Cassazione si sente più libero, forte, riabilitato – qualora fosse necessario – politicamente a essere leader, o avrà pensato che non può rimanere fuori da Palazzo di città a lungo, che giorno dopo giorno perde qualcosa.
Qualunque cosa sia, Festa dovrà provare a spiegarlo alla città, dovrà dire se e come gli assessori, che non potrebbero stare lì senza la sua approvazione, hanno lavorato e quali eventuali criticità ci sono state, cosa è andato storto.
Festa è corresponsabile di quanto è stato fatto o no in questi mesi di consiliatura: la maggioranza che avalla la giunta tecnica di Nargi risponde all’ex primo cittadino.
Un legame politico, un rapporto di fiducia che sarà ancora più diretto se Nargi dovesse mettere insieme una giunta politica formata per la stragrande maggioranza dai consiglieri di Davvero. Allora Festa si assumerà, seppure indirettamente, la piena responsabilità dell’amministrazione della città. Meglio per tutti perché è una decisione che fa chiarezza, che rivela chi veramente comanda, a chi competono meriti ed errori.
Una cosa è certa: con i festiani dentro, l’amministrazione Nargi dovrebbe raggiungere una stabilità politica, la sindaca insomma sarà blindata: i festiani non avrebbero più alcuna motivazione per sfiduciarla. Significherebbe altrimenti bocciare il loro stesso lavoro. Nargi può stare serena se è Festa il regista. Anche a febbraio, quando scadrà il termine per la sfiducia che porta al voto anticipato entro l’estate.