In occasione delle celebrazioni per il 79° anniversario della Repubblica Italiana, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha partecipato al concerto della banda della Polizia di Stato in piazza libertà. Per il titolare del Viminale è stata l’occasione per esprimere il ringraziamento per la solidarietà espressa dopo le minacce alla sua famiglia.
“Le minacce rivolte alla mia famiglia? È stato molto bello ricevere tutta questa solidarietà e vedere la sensibilità della gente. Dopodiché dobbiamo ricondurre tutto nelle giuste proporzioni. Non sono cose belle, certo, ma sono anche segnali di un linguaggio che, come ho detto, si è un po’ imbarbarito. Tuttavia, è importante riportare tutto nella giusta dimensione.”
Sugli piano investigativo il titolare del Viminale non si sbottona.
“Non lo so, al momento se ne stanno occupando le autorità competenti. Non saprei dire di più a riguardo, ma non è questo l’aspetto più rilevante. Ciò che conta sono i messaggi negativi che vengono lanciati, a prescindere. Comunque, secondo me, se n’è parlato fin troppo di questa vicenda”.
Sulla Festa della Repubblica Piantedosi rimarca il grande valore che assume per i cittadini.
“Sì, è davvero una giornata molto bella. Stamattina sono stato ai Fori Imperiali: c’era un clima bellissimo, festoso. È una festa che entra sempre di più nel cuore degli italiani. Gli italiani si riconoscono nei valori fondanti della Repubblica, che è fatta di democrazia, civiltà e spirito sano di appartenenza.
Piantedosi non nasconde l’ amore per la sua terra.” Sono legato moltissimo all’Irpinia . Il fatto che io sia qui oggi è solo una delle tante testimonianze di questo legame. Quindi sì, moltissimo”.
Infine interpellato sulle dinamiche politiche di Avellino, Piantedosi
le definisce solo come “conflittualità tra esponenti e partiti”. “Sono dinamiche alle quali non prendo parte direttamente: fanno parte della normale dialettica democratica. Mi auguro sempre che il bene dei cittadini possa essere perseguito attraverso istituzioni capaci di ritrovare la propria coesione e la fermezza necessaria a tutelare ciò che veramente conta: l’interesse collettivo e il bene comune”.