Le dichiarazioni pubbliche dell’ex sindaco Gianluca Festa rappresentano un “atto di bullismo istituzionale”: lo dice Luca Cipriano, capogruppo Pd al consiglio comunale di Avellino, chiedendo che a questo punto arrivi una chiara e altrettanto dura presa di posizione della sindaca Laura Nargi. “Si rimane senza parole a leggere le parole di Festa. Intervista delirante, condita di bullismo istituzionale ma anche umano. E soprattutto si pensa che è rivolta ad una donna oltre che al sindaco di Avellino. Intervista costruita sulla sete di potere che evidentemente anima questa persona ed è piena di ricatti, di diktat, di una concezione verticistica del potere e dell’amministrazione. Non so come la sindaca sopporti il peso di queste parole che umiliano la sua persona ma soprattutto umiliano la figura del sindaco di Avellino. Il partito democratico non difende la persona Laura Nargi, perché lei troverà probabilmente la voce e il coraggio e la dignità di rispondere, noi difendiamo il ruolo del sindaco di Avellino. Noi non possiamo accettare che la più alta carica pubblica nel governo della Città venga barattata come se fossimo al Mercante in Fiera, che sia oggetto di ricatti, di una violenza verbale e un’aggressività mai vista nella storia politica di questa città”.
NON TUTTI VIVA DIA SONO FESTIANI
“Non possiamo tollerare questi toni perchè il sindaco è una figura di garanzia di tutti gli avellinesi e non solo del festiani. Noi non siamo festiani e non tutti, viva Dio, in questa città sono festiani. E soprattutto il sindaco di questa città è un’istituzione che supera la persona Festa, Nargi o di chiunque ricopra questa carica. E’ assurdo quello che sta accadendo e sono ancora più gravi i toni di questa crisi al buio che precipita velocemente verso un esito difficile da prevedere”.
RISCHIO DERIVA
“Si rischia di andare verso la deriva di un uomo solo al potere. Facile immaginare, leggendo le parole di Festa, quale sia il suo concetto di città, di consigliere comunale, qual è il rispetto che ha verso le istituzioni. E poi si va verso una sorta di caos e ingovernabilità”.