Il controverso Bilancio di Previsione 2025-2027 del Comune di Avellino si voterà il prossimo 12 maggio. Lo ha deciso questo pomeriggio la conferenza dei capigruppo. Durante la seduta, guidata dal presidente dell’Assise Ugo Maggio, e alla quale è stata chiamata a partecipare anche la dottoressa Maria Luisa Dovetto, Segretario generale dell’Ente, è però stata contestata dalle minoranze la decisione di fissare al 4 maggio il termine ultimo per la presentazione degli emendamenti. Anzi, per l’opposizione gli emendamenti non dovrebbero proprio essere previsti, perché il documento contabile che approderà in consiglio comunale è lo stesso già depositato dall’assessore Alessandro Scaletti (poi ritirato dalla sindaca Laura Nargi il 18 aprile scorso nell’Assise disertata da tutti gli assessori e da tutti i consiglieri di maggioranza). In base al regolamento contabile, hanno sostenuto nella Capigruppo di oggi pomeriggio i consiglieri di opposizione, i termini per la presentazione degli emendamenti è già scaduto all’epoca della prima presentazione del Bilancio. Di diverso parere il Segretario Generale: “Riaprire i termini per la presentazione degli emendamenti – ha spiegato Dovetto – è nell’interesse dei singoli consiglieri. E servono poi i dieci giorni di tempo per permettere ai revisori dei conti di esprimere un parere su ogni emendamento”.
I CONSIGLIERI AMBROSONE E BELLIZZI: STANNO VIOLANDO I REGOLAMENTI
Particolarmente critica la consigliera del Pd Enza Ambrosone: “Noi riteniamo che essendo stata la delibera ritirata, i termini per la presentazione degli emendamenti siano già decorsi. Tra l’altro le commissioni si sono già tutte espresse, quindi riteniamo che gli emendamenti non possano essere più presentati. Lo dice la norma e noi lo ribadiamo”. E critico è anche il suo giudizio sulla crisi politica in atto e sulle dimissioni dell’amministratore unico di Acs Pasquale Penza, che tra l’altro era stato indicato poco più di un mese fa dall’ex sindaco Gianluca Festa: “Che ci siano problemi all’interno della maggioranza mi pare evidente, Il problema serio è che dicono ogni giorno una cosa diversa, senza pudore. Non stiamo parlando dell’amministrazione di un condominio, ma di una società interamente partecipata dal Comune e dalla quale dipendono famiglie che devono gestire la propria quotidianità. Non abbiamo ricevuto a tutt’ora le motivazioni di quelle dimissioni. Sia che si tratti di un accordo di potere, in base al quale Festa cede qualcosa alla Nargi in maniera caritatevole, sia che ci siano problemi seri, e questo è il dato che più preoccupa, nessuno ci sta dicendo per la quale debba essere coinvolto il destino dell’Acs. E’ una farsa che non fa più ridere”. Sulla stessa lunghezza d’onda il consigliere di Per Avellino Antonio Bellizzi: “Interpretano i regolamenti a proprio uso e consumo. Si decide quale regolamento far prevalere sull’altro pur di avere la ragione dalla propria parte. Noi a questo gioco non ci stiamo, noi facciamo valere la legge e i regolamenti, quelli veri, perché la città di Avellino merita trasparenza, e fino a questo momento ce n’è stata poca”.
DALL’ORDINE DEL GIORNO SCOMPAIONO TARIFFE TARI E REGOLAMENTO SULLE PARTECIPATE
Nel decidere sulla data del prossimo consiglio comunale, il presidente dell’Assise Ugo Maggio ha spiegato nella Capigruppo di oggi pomeriggio, che all’ordine del giorno ci sarà solo Bilancio di Previsione e Dup: rinviati ad un prossimo consiglio comunale gli altri due punti che erano saltati il 18 aprile scorso: l’approvazione delle nuove tariffe Tari e le linee di indirizzo per l’individuazione dei vertici delle aziende partecipate dal Comune di Avellino. In particolare, per quanto riguarda la Tari, si attende che vengano pubblicate le nuove disposizioni decise dal governo a livello nazionale.
LA DANZA MACABRA SUI CONTI DEL COMUNE DI AVELLINO
Sul Bilancio di Previsione 2025-2027 del Comune di Avellino sta andando in scena un balletto degno del teatro San Carlo. La sindaca Nargi dice che il Bilancio va bene così com’è, al limite si può aggiornare con le ultime entrate e uscite maturate dal giorno della sua presentazione a oggi. L’ex sindaco Festa dice che così com’è non va affatto bene e che va emendato. L’opposizione dice che gli emendamenti non si possono più presentare. Il Segretario generale del Comune dice che si possono presentare, ma almeno 10 giorni prima del consiglio comunale. E tutti, indistintamente, dicono di agire in nome e per conto dell’interesse pubblico. Come si può non credere alla loro buona fede? E il bello è che se qualcuno di questi protagonisti principali della scena politica locale non stacca la spina, si può andare avanti con questa danza macabra ancora per anni. O almeno fino a Natale.