Ad Avellino si infuoca il dibattito tra consiglieri comunali in vista dell’ormai imminente consiglio comunale che potrebbe sancire la fine dell’Amministrazione guidata da Laura Nargi. Questa volta il fuoco incrociato vede protagonisti Michele Lombardi (Coraggio per Avellino) e Antonio Gengaro, consigliere dem ed ex candidato sindaco del Campolargo. E’ l’ex consigliere festiano a puntare il dito contro quello che al momento è il principale oppositore del Patto per la Città proposto dalla sindaca per mandare all’opposizione i 10 consiglieri rimasti fedeli a Festa: “Da giorni – attacca Lombardi dai suoi profili social – un’area della sinistra avellinese parla e ripete parole come ‘trasformismo’, ‘coerenza’, ‘inciucio’. Il capo fila di questa ondata di parole è proprio l’ex candidato sindaco del campo largo che oggi rivendica un’appartenenza al Partito Democratico ma sfortunatamente per lui la storia non si dimentica. Come fa a parlare di trasformismo avendo appoggiato qualche tempo fa una coalizione di destra? Come fa a parlare di coerenza essendo stato presidente del consiglio comunale in cui l’ex sindaco (Gianluca Festa, ndr.) era il vice-sindaco?”.
L’INCIUCIO
“E allora arriviamo all’inciucio. E’ un dato di fatto che nell’ultimo consiglio comunale abbiano votato insieme il candidato sindaco del campo largo, il candidato sindaco del Patto Civico e le liste dell’ex sindaco. Strano ma vero. Aspirazioni forse sotto forma di coerenza. Qualche vocina girava già a novembre 2024. E’ incoerente cercare di confrontarsi, ricercando una soluzione in una città martoriata dalle vicende politiche e non, per avviare una nuova fase di lancio che permetta ad Avellino ed agli avellinesi di vivere in una città degna delle loro aspettative? E’ coerente invece chi cerca di commissariare la città su presunti accordi per le prossime elezioni? E cosa ci sarà di nuovo e coerente alle prossime elezioni? Probabilmente un ritorno al passato o un ulteriore nuovo nome di un commissario”.
LA DATA DELLA VERITA’: GIOVEDI’ 17 LUGLIO
La data in cui tutti i nodi verranno al pettine è il 17 luglio prossimo: è il giorno in cui si riunirà il consiglio comunale per (ri)votare il Rendiconto 2024 (dopo la diffida della Prefettura): se la sindaca Nargi non arriverà ai 17 voti necessari per farlo passare, si andrà tutti a casa. Al momento la maggioranza di Nargi, tolti i 10 consiglieri festiani che hanno già votato la volta scorsa contro il Rendiconto, conta 13 voti (i 5 di Siamo Avellino, i 4 di Coraggio per Avellino, il voto della stessa Nargi e i 3 del Patto Civico Trezza, Giacobbe e Melillo). Da qui l’appello lanciato dalla sindaca a stipulare un Patto per la Città e rivolto “a tutti i consiglieri responsabili e a tutte le forze politiche, tranne i festiani”.