Sono 21 i comuni della provincia di Avellino che hanno già deliberato la richiesta di dichiarazione dello stato di crisi idrica in Irpinia e l’avvio delle procedure per il riconoscimento dello stato di emergenza nazionale. Una cassa di risonanza importante avrà luogo domenica 21 settembre, a partire dalle ore 8:00, sulla diretta televisiva di “Mi Manda RaiTre”, il programma di inchiesta e approfondimento condotto da Federico Ruffo.
Montefredane sarà al centro dell’attenzione nazionale con una puntata interamente dedicata alla “crisi idrica in Irpinia”, una problematica che da tempo affligge il territorio e che oggi più che mai necessita di risposte urgenti e concrete.
I sindaci di Montefredane, Paternopoli, Santa Paolina, Summonte, San Mango sul Calore, Nusco, Torrioni, Sorbo Serpico, Solofra, Quadrelle, Castel Baronia, Capriglia Irpina, Venticano, Parolise, San Potito Ultra, Mercogliano, Montefusco, Grottolella, Candida, Vallesaccarda e Manocalzati hanno chiesto alla Giunta regionale della Campania l’adozione di una formale delibera per la dichiarazione dello stato di crisi idrica regionale in provincia di Avellino.
Stessa richiesta hanno formulato al Governo, tramite il Consiglio dei Ministri, del riconoscimento dello stato di emergenza nazionale. Ma anche una sollecitazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e agli altri dicasteri competenti per lo stanziamento di finanziamenti straordinari finalizzati al potenziamento e al rifacimento delle reti idriche, ormai obsolete e inadeguate, con l’introduzione di bonus per le famiglie destinati all’acquisto di serbatoi, cisterne e autoclavi, strumenti ormai indispensabili per garantire la continuità del servizio idrico.
Le comunità sono stanche non solo per la mancanza di un bene primario ma soprattutto per l’indifferenza di chi dovrebbe aiutare a risolvere la situazione.
