“Con la crisi idrica si moltiplicano i disagi per i disabili e gli anziani residenti nelle zone colpite dalle continue interruzioni”: Giovanni Esposito, coordinatore regionale del Mid (Movimento italiano disabili), chiede, dopo tutti questi mesi passati dall’inizio dell’emergenza, l’intervento della Procura, “affinché si faccia luce su eventuali responsabilità”.
“Da mesi, se non anni – spiega Esposito – i cittadini della provincia di Avellino e dello stesso capoluogo subiscono continue interruzioni nell’erogazione dell’acqua pubblica e tra questi anche i cittadini con disabilità affetti da gravi patologie e che potrebbero averne bisogno anche nelle ore notturne oltre che gli anziani. Ma il vero problema, se proprio vogliamo andare a fondo sulla questione, non è la scarsa disponibilità dell’acqua ma la fatiscenza delle reti idriche ormai usurate, fatiscenti e obsolete che disperdono dai serbatoi quantità rilevanti di acqua durante il loro funzionamento. Allo stato attuale l’ente che eroga l’acqua in Irpinia e in parte del Sannio versa in uno stato economico di disavanzo senza nemmeno la programmazione di un chiaro piano di rientro approvato da parte dell’Ente. Ci chiediamo in che modo la politica, l’Ente e la Regione Campania, la quale parlava di voler anche privatizzare la gestione dell’acqua, in che modo intendono procedere e con quali risorse nel ripristino e nella riqualificazione di queste condotte idriche affinché non si verificano più situazioni spiacevoli che possono gravare sulle spalle dei cittadini”.
“Pertanto ci rivolgiamo alla Procura della Repubblica e alla sensibilità del procuratore Domenico Airoma auspicando l’intervento della magistratura affinché si faccia luce sulla vicenda e si possa risalire ad eventuali responsabilità rispetto alla vicenda”.