“Oggi presso la Confindustria di Avellino abbiamo assistito all’ennesima barzelletta, perché così la dobbiamo definire, ad opera di FIM Fismic ed Uglm”. Dopo qualche giorno di tregua, Gaetano Altieri, Segretario della Uilm, torna alla carica subito dopo l’incontro convocato per definire l’intesa già sottoscritta per la gestione degli esuberi, attraverso il contratto di solidarietà e la mobilità volontaria incentivata.
“Ebbene al momento della firma – si legge nella nota – la Fismic la Uglm e la Fim hanno dichiarato di non voler firmare la mobilità volontaria, così come già concordato con la Direzione della Denso, ed hanno chiesto un incontro chiarificatore con i vertici in merito agli investimenti a rischio finanziamento pubblico. La Fismic, insieme alla Uglm e alla Fim, si sono così offese da non firmare più, in quanto un deputato del Pd ha effettuato una interrogazione parlamentare a seguito delle manifestazioni di protesta effettuate da parte della Fiom e della Uilm in merito ai licenziamenti, non volontari ma comminati a diversi lavoratori, nonostante avessero dichiarato la volontà di aderire al piano di esodo incentivato”.
“Questa ennesima manfrina, a nostro avviso suggerita dall’azienda, serve a venire a raccontare nel prossimo incontro che per colpa della Uilm l’azienda rischia di non avere 8 milioni di finanziamento a fondo perduto, quasi come se i criteri stabiliti dalla Legge per l’accesso ai fondi pubblici li decidesse Gaetano Altieri. Vogliamo ricordare a tutti – continua la nota del segretario della Uilm – che le interrogazioni parlamentari rappresentano utili strumenti atti a garantire il sale della nostra democrazia repubblicana, e niente dovrebbe temere chi opera nel segno della correttezza e della legalità e, soprattutto, nel rispetto dei criteri stabiliti dalla legge”.
“Il piano della Denso di Avellino, anche con l’approvazione dei 20 milioni richiesti, prevede comunque 193 esuberi nei prossimi anni, oltre ai circa 80 già effettuati, appesantiti da altri licenziamenti effettuati in maniera strumentale ed ingiustificata, compreso quello di un rappresentante sindacale che paga un prezzo salatissimo per aver liberamente criticato l’operato aziendale. Questa Direzione aziendale, e lo ripetiamo per l’ennesima volta, avrebbe dovuto evitare in un momento così delicato di procedere a licenziamenti assolutamente strumentali e ingiustificati creando una tensione ed una conflittualità con quei sindacati decisamente più vicini alle tutele ed al rispetto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, anziché farsi sostenere da sindacati che si offendono se si prova con determinazione a dare tutele ai più deboli”.
“La Uilm – conclude la nota di Altieri – coerentemente con quanto già sottoscritto, rimane disponibile a sottoscrivere, come del resto già fatto oggi, un accordo sull’esodo volontario e incentivati, e non ha bisogno di fare altri incontri a breve, perché ritiene che lo scenario sia molto chiaro, sia in merito ai volumi produttivi che ai piani aziendali futuri”.