Sindacati in allarme: il contratto dice che alla fine dell’anno, entro il 31 dicembre 2024, l’intero Palazzo di Città passerà nella piena disponibilità dell’Università di Salerno, “e dove verranno dislocati i vari uffici? Che fine faranno tutti i dipendenti del Comune?”. A questa domanda ha tentato di dare una risposta la Commissione Bilancio che si è riunita questa mattina. Al tavolo, con il presidente Nicola Giordano (Pd) e i due consiglieri Antonio Bellizzi (Per Avellino) e Rino Genovese (Patto Civico), c’erano i rappresentanti sindacali dei dipendenti. A rispondere ai quesiti della commissione e dei sindacati è intervenuta Maria Luisa Dovetto, Segretario Generale del Comune di Avellino, che anche in questa seduta ha assicurato la propria presenza e non si è sottratta ad un argomento ‘scomodo’: “Credo che la data del 31 dicembre prossimo non sia da prendere come definitiva. Ci sono i margini per aprire una discussione con l’Università e ridiscuterla. So che l’amministrazione ha già avviato un’interlocuzione”. Meno rassicurante, però, un altro aspetto che la stessa Dovetto ha sottolineato: “A quanto mi risulta non credo che siano cambiate le intenzioni dell’amministrazione comunale rispetto all’idea di dislocare in diverse zone della città i diversi uffici e servizi municipali. Al momento si parla solo di rimodulare le tempistiche. Mi riservo comunque di approfondire meglio la questione e di potervi dire qualcosa di più già la prossima settimana”.
Ad incalzare il dibattito, in particolare, Paolo Sarno, in rappresentanza del sindacato Csa (Coordinamento sindacale autonomo), presente alla seduta di Commissione insieme alle Rsu delle altre sigle sindacali (tra le quali Cisl e Cgil): “Le nostre preoccupazioni sono partite ormai un anno fa, quando ci siamo accorti che si stava avvicinando la data di conclusione del contratto con l’Università e non veniva messa sul tavolo alcuna sede alternativa per ospitare il Palazzo di Città. E vorrei anche far notare che la sede attuale del Municipio non è stata scelta a caso: è il simbolo della rinascita della città dopo il terremoto e della rinascita del centro storico. Avverto già da ora tutti: noi ostacoleremo in ogni modo qualsiasi tentativo di spostare da qui il Municipio e i suoi uffici”. “Concordo su un punto – ha replicato Dovetto, che tra l’altro, va sottolineato, non ha un ruolo di indirizzo politico ma di supervisione, controllo e verifica di tutte le procedure di attuazione degli indirizzi politici che arrivano da sindaco, giunta e consiglieri –, e cioé concordo sul fatto che prima di decidere lo spostamento della sede municipale da qui, serve una valida alternativa. Su questo non ci piove. Possiamo discutere i modi in cui si vorrà procedere, ma qui la scelta non spetta a me, bensì sta alla discrezionalità dell’amministrazione comunale. Ma ripeto, se non ci sono i presupposti, se per esempio i nuovi locali non sono idonei, allora non ci si sposta”.
Altro tema sul tavolo della Commissione di questa mattina anche la questione tecnico-politica delle dimissioni delle due componenti di maggioranza, le consigliere Antonella Coppola (Siamo Avellino) e Teresa Cucciniello (Viva la Libertà). Qui i restanti tre componenti, Giordano, Bellizzi e Genovese, hanno preso atto delle dimissioni e hanno deciso di inviare una comunicazione ufficiale ai capigruppo consiliari delle due liste (Alberto Bilotta per Siamo Avellino e Monica Spiezia per Viva la Libertà) per sollecitarli a nominare i due sostituti.