Un’altra città e possibile e vuol far sentire la propria voce. E’ la sfida da cui nasce “Disarmiamo Avellino”, in programma il 26 settembre alle 18. con ritrovo dei partecipanti a partire dalle 17 L’invito che lanciano Libera e le tante associazioni che hanno aderito all’appello è quello di scendere in strada per disarmare la violenza e liberare energie positive, all’indomani dei troppi episodi inquietanti che hanno visto protagonista Avellino “perché insieme – si legge nella nota degli organizzatori – possiamo costruire un’altra città: più giusta, inclusiva e sicura. La marcia sarà solo l’inizio: vogliamo aprire uno spazio permanente di partecipazione che unisca cittadini, scuole, associazioni, comunità migranti, lavoratori, imprese e istituzioni. Solo insieme possiamo cambiare il volto della città. Il manifesto parla chiaro: lavoro dignitoso per i giovani, perché senza prospettive si diventa carne da macello Le strade senza servizi e luoghi di aggregazione portano aggressività e cultura della sopraffazione. Protezione per le vittime di usura ed estorsione, perché chi denuncia non può restare solo. Sostegno alle piccole imprese e ai commercianti, perché la violenza economica è violenza di mafia. Spazi di aggregazione e cultura per i ragazzi, perché le strade senza vita diventano terreno della sopraffazione”. Si partirà da piazza Libertà per fare tappa a San Tommaso e Rione Mazzini, due luoghi simbolo della città “Attraverseremo i quartieri e il centro della città perchè ogni area deve essere parte di questo percorso. Costruiremo questo percorso sulla ricostruzione dei legami tra le persone”. A sfilare con le associazioni dovrebbero essere anche i rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine, con una consistente presenza di docenti e studenti. E ancora commercianti, professionisti, rappresentanti della Chiesa per testimoniare come solo restando uniti si è davvero forti.



