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Dopo molti anni riapre le porte la biblioteca comunale di Tufo

Lunedì 5 agosto, la Biblioteca Comunale di Tufo ha riaperto le proprie porte dopo tanti, troppi anni. Grande è stato l’impegno dell’Amministrazione Donnarumma che, sia durante la precedente esperienza amministrativa, sia all’inizio di questo nuovo mandato, ha voluto fortemente ricreare nella terra del Greco DOCG una casa della cultura. In primis, si è recuperato e ricatalogato l’ampio patrimonio librario, per poi procedere ad arricchirlo con nuovi 600 tomi, acquistati grazie all’accesso a fondi ad hoc durante gli ultimi due anni.

Grandissimo, in tal senso, è stato l’apporto delle ragazze e dei ragazzi del Servizio Civile Nazionale di questo biennio, i quali sono stati in prima linea con impegno, competenza e professionalità. La “nuova” biblioteca sta osservando il seguente orario di apertura estivo: dal lunedì al venerdì, ore 9-12. Tuttavia, nelle intenzioni dell’amministrazione, c’è quella di dare un taglio innovativo alla struttura, rendendola fulcro pulsante di incontri, dibattiti, iniziative culturali. Ad esempio, è già in cantiere una “Notte del libro”, prevista per giovedì 29 agosto: un’occasione per consultare il ricco catalogo in orario serale, sfogliare i propri libri del cuore e, perché no, scoprirne di nuovi, ascoltare letture, lasciarsi cullare dalle melodie di Angelo Luciano e immortalare il momento con gli scatti di Giuseppe Gaddi, il quale prenderà parte alla serata con il suo “Preferisco leggere”.

Intanto, sono iniziate le prime visite in biblioteca, con una buona risposta da parte della cittadinanza. Particolarmente emozionante, in occasione del primo giorno di apertura, è stata la visita dei giovanissimi impegnati nel progetto estivo comunale “Bambini divertiamoci insieme!”, i quali, accompagnati dalle loro bravissime animatrici, hanno avuto l’opportunità di sfogliare le pagine della nuova sezione dedicata all’infanzia e prendere in prestito i testi che li hanno maggiormente colpiti. A proposito del sistema di prestito biblotecario, è importante sottolineare che è stato deciso di non vincolare l’utenza a nessun tipo di tesseramento: basterà, infatti, compilare l’apposito registro presente in struttura con i propri dati ed, eventualmente, un recapito) e rispettare la scadenza di un mese (rinnovabile su richiesta).

Si tratta solo di un primo passo – come fanno sapere dall’amministrazione tufese – sulla via di una valorizzazione del nostro patrimonio culturale, che non si limiti alla teoria, ma che, anzi, rappresenti in maniera fattiva e concreta uno dei fulcri della nostra azione amministrativa: contestualmente, infatti, dopo aver salvato, negli anni passati, l’Archivio storico delle Miniere di Marzo dallo stato di abbandono in cui, purtroppo, versava, si stanno gettando le basi per procedere ad un attento lavoro di organizzazione e catalogazione, in modo da restituire alla comunità tufese, e all’intera Valle del Sabato, una parte fondamentale della propria memoria storica e civile.

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