Conferito l’incarico al perito che dovrà occuparsi della trascrizione delle intercettazioni telefoniche e ambientali dei soggetti che, secondo le indagini della Dda, avrebbero dato vita a un’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio, con l’aggravante di aver agevolato l’associazione camorristica denominata Nuovo Clan Partenio. Nello specifico, è stato affiancato al perito/trascrittore anche un interprete di lingua albanese. È stato chiesto il termine per depositare l’elaborato peritale e il Tribunale ha rinviato per l’esame dei periti all’udienza dell’11 ottobre 2023.
L’inchiesta della Dda sul filone della droga del Nuovo Clan Partenio parte dalla scoperta di un fiume di cocaina e marjiuana che veniva importata dall’Albania e smerciata nelle piazze di spaccio della provincia di Avellino. Il Gup del tribunale di Napoli Leda Rossetti ha accolto le richieste di rinvio a giudizio avanzate dalla procuratrice antimafia Anna Frasca, che accusa gli imputati di aver messo in piedi una vera e propria associazione a delinquere finalizzata allo spaccio, con l’aggravante di aver agevolato l’associazione camorristica denominata Nuovo Clan Partenio. Il gancio con l’Albania e i Balcani, da dove proveniva la droga, che tramite il porto di Bari arrivava poi in Irpinia, secondo l’antimafia sarebbe stato Ermal Luku, albanese da tempo residente a Montella assieme al fratello Klodian, anche lui tra gli imputati. Secondo gli accertamenti degli inquirenti, gli stupefacenti oltre che in Irpinia venivano smistati anche nel foggiano e nel salernitano.