Indicare in etichetta la frase “spesso buono oltre” da aggiungere alla dicitura attuale “da consumare preferibilmente entro” è la proposta della Commissione Europea contenuta in una bozza di regolamento delegato con l’obiettivo di ridurre gli sprechi alimentari. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che eventuali aggiunte in etichetta che aiutino a fare scelte di acquisto consapevoli sono positive purché siano chiare e ben comprensibili, senza ingenerare confusione.
E’ infatti importante mantenere in etichetta il Termine Minimo di Conservazione (TMC) riportato con la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro” che indica – sottolinea la Coldiretti – la data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue caratteristiche organolettiche e gustative, o nutrizionali. Tanto più ci si allontana dalla data del TMC, tanto più – precisa la Coldiretti – non sono più garantiti dal produttore i requisiti di qualità del prodotto, quale il sapore, odore, fragranza, ecc. Differisce quindi dalla data di scadenza vera e propria che – continua la Coldiretti – è la data entro cui il prodotto oltre il quale un alimento non può più essere posto in commercio. Quest’ultimo si applica ai prodotti preconfezionati, rapidamente deperibili da un punto di vista microbiologico ed è indicata con il termine “Da consumarsi entro” seguito dal giorno, il mese ed eventualmente l’anno e vale indicativamente per tutti i prodotti con una durabilità non superiore a 30 giorni, dal latte fresco alle uova.
Lo scorporo del provvedimento sugli sprechi potrebbe significare peraltro che la Commissione non intende modificare il pacchetto delle informazioni ai consumatori, come l’ipotesi nutriscore o la possibilità di avvertimenti salutistici sugli alimenti come il vino. Un risultato importante per l’Italia che – conclude la Coldiretti – ha guidato il fronte dei Paesi contrari ad ipotesi che rischiano di bocciare prodotti base della dieta mediterranea senza tenere conto delle quantità realmente consumate.