Potrebbe essere una nuova estate all’insegna dell’emergenza idrica. In Campania, i flussi nei corsi d’acqua risultano calanti, dovrà affrontare nei prossimi mesi le problematiche relative alla scarsità idrica. In Irpinia, l’invaso di Conza, che fornisce acqua anche ad altre regioni, tra cui la Puglia, ad Aprile era al 74,52% di riempimento, registrando un deficit di 10 milioni e mezzo di metri cubi rispetto ai volumi massimi autorizzati, nonché -mln. mc. 4,76 rispetto al 2024. Sempre in Irpinia, nell’Alta Valle del Sele, la sorgente Sanità registrava, ad Aprile, la portata media più bassa del decennio: 3000 litri al secondo contro l/s 3.207 del 2020 e l/s 3.222 del 2017; lo stesso sta accadendo alle sorgenti dei monti Picentini, Cassano e Serino.
E’ quanto risulta dal settimanale report dell’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche evidenzia che va acuendosi l’insufficienza d’acqua nell’Italia meridionale: da ormai due settimane, la crescita dei volumi invasati si è fermata e si riducono le esigue riserve. In Puglia è il caso della Capitanata- spiega una nota dell’Anbi, Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue- che in 14 giorni ha assistito alla riduzione di circa 800.000 metri cubi d’acqua degli appena 113 milioni, che era riuscita a stoccare; nel confronto con il già drammatico 2024, il deficit è di mln. mc. 76,71. La principale fonte di approvvigionamento idrico del Tavoliere, seppur in territorio molisano, è la diga di Occhito, che ora contiene 76 milioni di metri cubi d’acqua (il 30% dei volumi di riempimento autorizzati) contro gli oltre 145 milioni dello scorso anno e di cui solo mln. 36 saranno utilizzabili per le varie finalità in quanto, sotto il limite dei 40 milioni di metri cubi (“volume morto”), le erogazioni saranno appannaggio quasi esclusivo dell’uso potabile. Si prevede che la disponibilità idrica dall’invaso per il comparto irriguo riuscirà a soddisfare meno del 6% del fabbisogno stimato. In 7 giorni la Basilicata ha visto ridursi di 2 milioni di metri cubi le proprie scorte d’acqua; anche qui il deficit, rispetto al 2024, è considerevole e quantificabile in – mln. mc. 56,13.