Si sono confrontati questa mattina presso gli Uffici della Regione Campania di Collina Liguorini ad Avellino il Comitato ‘Uniamoci per l’acqua’, i i consulenti della Regione, l’Amministrazione Comunale e l’Ufficio Tecnico Comunale di Grottaminarda: ha avuto ufficialmente inizio l’iter amministrativo per la realizzazione dell’intervento di efficientamento della rete idrica comunale per l’importo di circa 1.600.000 euro, deliberato con Delibera di Giunta Regionale n. 476/2023, (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione).
Ad emergere la consapevolezza che si tratta di un’emergenza che travalica i confini comunali e che richiede un intervento su tutto il territorio irpino. Fondamentale per il sindaco Franza e l’amministratore unico di Alto Calore che vengano recuperate risorse assegnate e non ancora utilizzate. «Ariano Irpino – ribadisce Lenzi – rientra tra alcune ipotesi progettuali rispetto alle quali era previsto con una delibera di giunta regionale il finanziamento di 4 milioni di euro.”
“Questo risultato – spiegano dal Comitato ‘Uniamoci per l’acqua’ – non corrisponde alle nostre aspettative. Si tratta forse di semplici soluzioni temporanee, dettate da motivazioni elettorali, piuttosto che da una reale volontà di risolvere il problema strutturale della carenza idrica? L’emergenza idrica in Irpinia non è un problema circoscritto a singoli comuni, ma una piaga che affligge l’intero territorio. Le reti idriche attuali, fatiscenti e vecchie di 70/80 anni, disperdono oltre il 60/70% dell’acqua a causa di perdite dovute alla loro vetustà. È come cercare di riempire un secchio bucato: per quanto si versino litri d’acqua, questa continuerà a fuoriuscire.
Il problema principale risiede nelle adduttrici, le grandi condotte che portano l’acqua dalle sorgenti ai serbatoi. Queste infrastrutture, di proprietà della Regione Campania, sono in condizioni disastrose e necessitano di un intervento urgente e su vasta scala.
Ignorare la necessità di un intervento su larga scala significa non capire la legge dei vasi comunicanti: un sistema idrico efficiente deve essere un sistema unico e integrato.
Le recenti decisioni in merito agli interventi sulla rete idrica, anziché affrontare il problema alla radice, rischiano di essere palliativi temporanei. È fondamentale comprendere che un intervento parziale non risolverà il problema, anzi, potrebbe aggravarlo a lungo termine.
È necessario un progetto unitario e organico che preveda la sostituzione completa delle reti idriche su tutto il territorio irpino, con particolare attenzione alle adduttrici. Solo così potremo garantire un approvvigionamento idrico stabile e duraturo per le generazioni future.
La fretta è cattiva consigliera, e le divisioni tra i sindaci rischiano di allontanarci sempre più da una soluzione definitiva. È come se, di fronte a un incendio, ognuno volesse spegnere solo la propria parte di fiamme, senza preoccuparsi di unire le forze per domare il fuoco che minaccia l’intero bosco.
È inderogabile l’unità di intenti per raggiungere l’obiettivo. Un’azione unitaria e determinata da parte di tutti i comuni dell’Irpinia può avere un impatto significativo e portare all’attenzione del governo la grave situazione in cui si trovano i cittadini dell’Irpinia. Non possiamo più aspettare. L’acqua è un diritto fondamentale e non un privilegio. È tempo di agire per eliminare i disservizi subiti in tutti questi anni, il grado di civiltà di un popolo si misura soprattutto dal fornire i servizi essenziali.
Noi, comitato “Uniamoci per l’acqua”, non abbandoniamo la nostra battaglia per un rifacimento completo delle condotte idriche in tutta l’Irpinia, utilizzando materiali innovativi e affidando la gestione dei lavori a esperti del settore, così come sta avvenendo per la ferrovia. Il nostro obiettivo è un servizio idrico efficiente e l’acqua pubblica per tutti. Per un futuro in cui l’acqua sia un bene comune e non una merce”.