Grottaminarda – Ieri la coordinatrice di Cittadinanzattiva di Montefalcione, Avellino e Bassa Irpinia, Angela Marcarelli, chiedeva al presidente dell’Alto Calore, Antonello Lenzi, e alla presidenza del consiglio dei ministri la dichiarazione dello stato di emergenza idrica in questa provincia. Oggi è la volta del circolo del partito democratico della cittadina ufitana a farlo. Anzi a riprendere un discorso cominciato ben otto mesi fa dal suo segretario Nicola Cataruozzolo. Il quale, anche stavolta, sottolinea come” la deputazione regionale deve intervenire sulla possibilità di costituire l’unità di crisi regionale per l’emergenza idrica e poi far deliberare all giunta regionale lo stato di calamità naturale”. In modo da potre”aprire l’iter per lo stato di emergenza con la nomina a Commissario di Vincenzo De Luca per almeno sei mesi”. Il suo appello è rimasto pero’ inascoltato. Perché i Comitati hanno preferito percorrere altre strade.
“Il riconoscimento dello stato di emergenza – continua Cataruozzolo – significa avere una dotazione di fondi per finanziare il sistema di soccorso-assistenza alla popolazione e interventi infrastrutturali urgenti proposti da da Alto Calore servizi”. Per la stessa ragione la regione Basilicata, che ha visto riconosciuto lo stato di emergenza, ha ricevuto dodici milioni e seicento mila euro. Il segretario dem, intanto, non tralascia le richieste precedenti. “Alle quali sono seguite solo promesse – conclude Cataruozzolo -“. Mentre si avvicina l’ennesima estate dell’acqua che non c’è.