Nusco -“Non posso non essere solidale con la comunità nuscana-scrive, in una lettera aperta il primo cittadino, Antonio Iuliano-che da diversi mesi è privata quotidianamente del servizio idrico”. Un disagio che, secondo Iuliano,”inizia ad essere non più sopportabile per le attività commerciali già messe a dura prova per ragioni contingenti. Facilmente comprensibili “. Anche se, ancora il sindaco di Nusco, si dice consapevole “delle criticità oggettive che deve fronteggiare l’Alto Calore dal punto di vista economico e finanziario, oltre allo scarso approvvigionamento delle sorgenti conseguente ai mutamenti climatici ed ambientali “.
Visto che, in questo modo, scrive Iuliano nella lettera aperta indirizzata ai suoi concittadini e all’Alto Calore,”non è possibile continuare in questo modo”, sarebbe ora che’l’azienda faccia un calendario ben preciso, con giorni e orari stabiliti per tutti i Comuni, in modo equo e chiaramente leggibile dalla popolazione, in modo da spalmare ed equiparare le difficoltà rendendole più sopportabili”. O, ancora, “trovi il modo per alleviare questa imbarazzante e grave privazione il più presto possibile”. Attraverso una migliore organizzazione delle chiusure del servizio idrico, perché questa sembra la richiesta più pressante del sindaco,”la popolazione,e le attività, potrebbero in qualche modo organizzare le proprie faccende. In alternativa si potrebbe decurtare, in modo significativo, il costo che al momento risulta essere improprio per permettere di rifornire le utenze con qualche autobotte, senza aggravare economicamente una situazione già precaria”.
Non convincono nemmeno le ultime dichiarazioni del vicepresidente della Regione Campania, Bonavitacola, recentemente intervenuto in merito alle”strategie da mettere in campo. Purtroppo, non essendo, i tempi, a breve scadenza, devono obbligatoriamente contemplare una soluzione che, almeno, riduca la problematica reale dei cittadini”. In qualche modo, Iuliano, è preoccupato che le proteste possano intensificarsi. Una migliore soluzione al problema dell’emergenza idrica, infatti,”sarebbe auspicabile prima che si arrivi a proteste difficili da gestire che inevitabilmente potrebbero causare problemi gravi di ordine pubblico”. E, infine, approva la nascita di un Comitato, nella comunità di cui è primo cittadino:”Apprendo dalla stampa che in paese sia già in atto la formazione di un comitato di protesta che certamente-così conclude la lettera aperta del sindaco altirpino- avrebbe la mia approvazione. Come Sindaco e cittadino, non meno disagiato degli altri”.