Oltre seicentotrenta mila euro per la georeferenziazione e rilevazione delle utenze idriche. Una mappatura, da parte dell’Alto Calore, per ridefinire, e conoscere, quante persone posseggono contatori, quanti sono gli allacci e la posizione esatta delle condotte. Insomma per rilevare il numero di utenze idriche della provincia di Avellino. Almeno si comincia a capire come si possono combattere le perdite di acqua, oggi su tutto il territorio irpino e per programmare il rifacimento delle reti. Le prime, come è stato ribadito durante il collegamento nella trasmissione ” Rai Uno Mattina” di lunedi scorso, dal Castello d’Aquino di Grottaminarda, dai rappresentanti del Comitato “Uniamoci per l’acqua “, arrivano fino al settanta per cento, mentre le reti idriche attuali sono vecchie di, almeno, sessant’anni e andrebbero quindi totalmente sostituite. Due richieste che il comitato, da due anni, sta facendo a tutti i rappresentanti politici di ogni schieramento. La procedura di gara dell’ente di Corso Europa, i cui termini di offerta si sono chiusi lo scorso 22 settembre, ha visto la partecipazione di quattro società del settore: la società cooperativa sociale ” L’Ancora”, di Salerno, L&M Studio Center, di Altavilla Milicia in provincia di Palermo, la Publiservizi e la Pisaniello Costruzioni di S.Martino Valle Caudina.
Quella per cui è stata indetta questa gara è, sicuramente, condizione essenziale per avviare un discorso, finalmente, sulla questione dell’emergenza idrica in Irpinia. Come e’ condizione “indispensabile”, per il comitato. Che, comunque, reputa la mappatura ” sulla carta un passo in avanti”. Anche se non è ancora tutto. Ed evidenzia, intanto, come ” leggendo con attenzione il verbale amministrativo, emergono diverse ombre che meritano chiarezza pubblica”.
” Nel documento manca il Cup (Codice Unico di Progetto).
Un dettaglio solo in apparenza tecnico. Perché, senza di quello strumento, continua il comitato, “non c’è tracciabilità nazionale del finanziamento e quindi non è chiaro da dove arrivino i soldi: fondi PNRR, FSC o risorse di bilancio?”.
Altrimenti vorrebbe dire che ” non è inserito in un piano finanziario e controllato”. In questo caso, bisognerebbe farsi altre domande. ”
Le finalità dichiarate sono corrette, ma il rischio è che si resti all’ennesima “fotografia del disastro”: un rilievo teorico, utile per qualche slide, ma senza seguito operativo”. Sopratutto negli ultimi anni, si è parlato di digitalizzazione e “smart metering”, ma questa provincia ha continuato a disperdere il 70 per cento dell’acqua immessa in rete.
“La vera sfida – sottolinea “Uniamoci per l’acqua” -non è più sapere dove scorre l’acqua, ma fermarne la dispersione”. Ma non è, si chiede il comitato, che andiamo incontro a “scadenze politiche” da rispettare? In quanto ” anche la tempistica lascia perplessi: gara pubblicata a luglio e prima seduta a fine settembre — tempi stretti che odorano di scadenza politica o pressione interna”.
Riguardo al valore economico di questo affidamento del servizio, precisamente 630.821, 67 euro ” può essere congruo solo se copre l’intero territorio provinciale e se i risultati saranno pubblici e condivisi. Altrimenti sarà l’ennesimo studio chiuso in un cassetto, pagato due volte dai cittadini”.
In quanto, invece, alla trasparenza, più volte evocata dal Comitato ” Uniamoci per l’acqua”, ” i quattro concorrenti sono stati tutti ammessi, ma non risultano ancora noti criteri di punteggio, durata del servizio e cronoprogramma”.
È ” doveroso”, quindi, che ACS provveda ” a pubblicare subito queste informazioni e coinvolga i Comuni soci, che restano i proprietari delle reti e quindi responsabili diretti verso i cittadini.
Il punto è semplice: se questo lavoro servirà a ricostruire il bilancio idrico e a pianificare interventi di rifacimento totale, bene.
Ma se sarà solo una “mappa” per dire che si è fatto qualcosa, sarà l’ennesima operazione di facciata in un territorio che ha già pagato troppo per le inefficienze”.
Il comitato, intanto, continuerà ” a vigilare.
Perché l’acqua, prima di scorrere nelle tubature, deve scorrere nella trasparenza”.



