Largo ai giovani. Gianluca Festa sta lavorando ad una lista composta esclusivamente da facce nuove. Dalla generazione Z. E’ l’ultima trovata dell’ex sindaco. La prima della sua campagna elettorale. Il “progetto giovani”, si dice, sarà infatti presentato già a settembre. Sarà la prima lista in campo per le amministrative del 2026.
Festa ha in mente ben quattro liste: Davvero, W la libertà, una di giovani, e una quarta chissà.
Il nome della lista dei giovani sarà “Enjoy” – c’è già una bozza di simbolo -, una espressione abusata da Festa per comunicare la sua visione della città, lo slogan del modus operandi dell’ex primo cittadino. La risposta ad ogni problema: tutto è enjoy.
“Enjoy” ora significa candidati di prima caratura, ragazzi e ragazze che stringendo legami solidali tra loro rifiutano la rassegnazione di restare fuori dalla politica e dalle istituzioni e hanno l’ambizione di partecipare da protagonisti.
Per questi ragazzi si potrebbe trattare della solita fregatura politica? I giovani sono spesso strumentalizzati allo scopo di far sembrare nuovo il vecchio. In politica è una furberia che a volte funziona: i giovani ci mettono la faccia, le idee, le energie, magari prendono voti: ovvero sono portatori di consenso per gli altri.
I giovani non vengono eletti. E a comandare sono sempre gli stessi.
La pensata di Festa, seppure non originalissima, è di fare una lista composta per intero da una nuova generazione politica. Giovani che invece di disperdersi in più liste e compagini elettorali organizzano un progetto quasi autonomo, autogestito. Da una lista di giovani verrà eletto qualche giovane, è il ragionamento.
E allora i giovani superata una certa abulia, il male della volontà esausta per l’accettazione passiva della politica politicante e di una città sempre uguale, cercano soluzioni personali e collettive ad un eterno e ripetitivo presente senza futuro. Giovani finalmente protagonisti anche per tigna e per dispetto contro i soliti noti petulanti e stereotipati. Facce nuove finalmente è la proposta dell’ex sindaco.
“Giovani venite a me” sarebbe l’appello di Festa. L’idea non è malvagia, ma soprattutto la trovata gli è utile per una questione di immagine. L’ex sindaco frequenta Palazzo di città da quasi vent’anni. Quando c’era Giuseppe Galasso, Festa era il numero due, era già vice sindaco.
Tesserato Pd, poi civico, ora civico di centrodestra alle regionali, Festa è un esperto funambolo della politica, che una ne fa e cento ne pensa. Sempre uguale a se stesso prova ora con coerenza a rifarsi il look grazie a dei giovani cortigiani. Che magari saranno comparse.
Dipende solo da loro, dalla loro forza coesiva, di connessione generazionale, dalla loro fiducia nel futuro, dall’entusiasmo “Enjoy” contro il pessimismo ingannevole di chi è il passato.