I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guảrdia di Finanza del capoluogo irpino, su richiesta del Sost. Proc. Dott. Vincenzo Russo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, in esecuzione di un decreto di perquisizione locale e personale presso due store ubicati nelle città di Avellino e Salerno, hanno sottoposto a sequestro numerose borse in pelle, riproducenti fedelmente sia per forma che per dimensioni e grandezza, modelli del noto marchio “Bottega Veneta”, azienda operante nel settore dei beni di lusso e rinomata in particolare per i suoi prodotti in pelle lavorati artigianalmente.
Le borse rinvenute, costituiscono copie pedisseque dei modelli registrati dal noto brand, tali da suscitare nel consumatore la medesima impressione generale del prodotto originale, per cui la vendita delle stesse, effettuata presso gli store e attraverso i canali social collegati al sito internet della dita, avrebbe fruttato notevoli guadagni.
I titolari delle due attività commerciali, già conosciuti ai finanzieri di Avellino, che pochi mesi prima gli avevano notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Avellino per reati di cui al D.Lvo 74/2000, sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica del Capoluogo Irpino.
L’attività svolta, testimonia la continua azione esercitata dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Avelino, agli ordini del Colonnello Salvatore Minale, a contrasto della diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza, al fine di arginare continui fenomeni di violazione di proprietà industriale, orientati alla produzione e commercializzazione anchela mezzo internet, di prodotti riproducenti modelli di accessori di abbigliamento registrati da parte delle case di moda necessari a garantire un’efficacie protezione dei consumatori, nonché un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti, possono beneficiare di condizioni eque di concorrenza.