AVELLINO – Un classico: posti di lavoro promessi sotto elezioni. Antonio Gengaro attacca: “Ma noi li conosciamo, sappiamo chi sono. Un membro della commissione che selezionerà i 38 nuovi assunti è il papà di uno che faceva il consigliere comunale”. Il riferimento è al bando annunciato proprio ieri dal Piano di Zona di Avellino, per 38 nuovi posti da assegnare “a breve”.
L’affondo di Gengaro, candidato a sindaco del centrosinistra ‘largo’, è di questa mattina. La location è quella di piazza Libertà, nel comitato elettorale in cui Francesco Iandolo (App) ha ufficializzato l’entrata nella coalizione del campo largo: “Abbiamo aderito – ha detto Iandolo – perché Gengaro ha ascoltato le nostre richieste. Quando abbiamo deciso di fare una nostra lista per questa tornata elettorale abbiamo aperto a tutti, abbiamo dialogato con tutti. Ma proprio tutti. Mettendo però dei paletti sui temi a noi cari e che intendevamo e intendiamo portare nel governo cittadino”.
E ne ha elencati alcuni: “La rappresentatività degli under 40 e delle donne; la coprogettazione delle case per coloro che sono vittima di violenza e che si ritrovano senza un tetto sotto cui stare, spesso con figli a carico; un’attenzione maggiore sulle politiche sociali; e vogliamo mettere mano allo statuto comunale, e in caso di vittoria lo vorremo fare nei primi cento giorni di governo. Gengaro ci ha ascoltato e ora, insieme, ci candidiamo per portare in Municipio il primo governo partecipato della città”.
“Non vogliamo essere una semplice sommatoria di sigle – ha concluso Iandolo -, ma vogliamo entusiasmare le persone”. Le sigle a cui fa riferimento erano presenti al tavolo della conferenza stampa di questa mattina insieme a lui e a Gengaro: sono “Insieme per Avellino in Irpinia” (con Pasquale Luca Nacca) e “Più Europa” (con Alfonso Maria Gallo). In platea anche alcuni rappresentanti di “Per”.
Nacca ha insistito sul concetto di Area Vasta: “Un argomento che il Comune di Avellino ha ormai perso di vista. Bisogna ripartire dal Parco del Fenestrelle”. Gallo: “Noi proponiamo alla coalizione e ai cittadini la sfida di adottare una nuova prospettiva. Vogliamo disegnare un’Avellino più europea, con più diritti civili, più asili nido pubblici, più abitazioni per gli studenti. E sulla produttività dobbiamo finalmente riuscire a valorizzare le ricchezze di questo territorio, dal turismo all’enogastronomia, accompagnandoli con l’innovazione e le nuove tecnologie”.
Le conclusioni sono state affidate al candidato sindaco: “Noi oggi qui stiamo siglando un Patto per governare la città di Avellino. Con Iandolo, Nacca e Gallo ne stiamo parlando da un po’ di tempo. Li ho corteggiati come un tempo facevo con le donne, e su due punti in particolare ci siamo trovati: il coinvolgimento dei giovani e la lotta per raggiungere la parità di genere. Una sensibilità che ci porta anche a spingere per l’attivazione di tutti quei servizi che possono aiutare le mamme lavoratrici. Ad Avellino non ci sono più asili nido pubblici, noi ne vogliamo far riaprire almeno due, uno in centro e uno in periferia. Sulla sanità e sull’accesso alle cure bisogna lottare per abbattere i tempi delle liste di attesa. Tutti problemi che riguardano la quotidianità dei cittadini. Perché quello che ci manca, qua ad Avellino, è una classe dirigente capace”.
E da qui ad attaccare l’amministrazione uscente è un attimo: “A me dispiace, sul piano personale, per le vicende giudiziarie che hanno colpito il sindaco e una dirigente comunale. Mi dispiace per le loro famiglie. Ma io voglio parlare delle politiche messe in campo da chi ha governato in questi ultimi anni. Abbiamo visto tutti come sono stati gestiti certi appalti. Sui concorsi pubblici noi crediamo sia meglio affidarli ad agenzie esterne piuttosto che a dirigenti comunali che poi si ritrovano con una enorme pressione sulle spalle, inevitabilmente. Le cose si possono fare diversamente. E state sicuri che anche facendo le cose per bene riusciremo lo stesso a portare i grandi artisti in città, come è sempre avvenuto, anche con le passate amministrazioni: vi ricordate Lucio Dalla? Renzo Arbore? De Gregori? Ed erano tutti ingaggi di cui si occupavano gli uffici amministrativi del Municipio, che si mettevano in contatto con i manager dei singoli artisti. Ma dove mai si è visto che se ne occupava un assessore o direttamente il sindaco?”
Ce ne è anche per D’Agostino: “State sicuri che non mi vedrete mai fare un selfie con il presidente dell’Avellino calcio. Io sono tifosissimo, magari avrei gradito che avesse comprato qualche straniero in più per rinforzare la squadra, ma, a parte gli scherzi, non è questo il nostro stile”.
gli altri argomenti toccati da Gengaro hanno poi riguardato il commercio, i trasporti, la necessità di attrezzarsi per collegare Avellino con la Valle Ufita e la stazione Hirpinia, la riqualificazione dei corsi d’acqua e dei parchi, l’Area Vasta (“che non deve essere troppo vasta, ma comprendere la zona prevista dal Ptcp, il Piano Urbanistico Provinciale”, che va da Monteforte a Pratola Serra, passando per Aiello, Arcella, Cesinali, Montefredane…”), la bonifica del nucleo industriale”. Insomma: “Sono contento di avere oggi questi giovani qui con me. Mettendo i nostri mondi assieme, non ci fermerà nessuno”.
In platea, tra gli altri, il consigliere regionale del M5S Vincenzo Ciampi e il segretario provinciale del Pd Nello Pizza.