Sabato 30 e domenica 31 luglio nell’ambito della manifestazione gesualdina Saperi e Sapori, nel giardino del castello di Gesualdo alle ore 22.00 l’associazione Astronomia Moderna descriverà come ci si orienta nel cielo stellato e punterà il telescopio su Saturno il pianeta degli anelli. Inoltre si potranno vedere qualche stella doppia e, dopo le 23.00, Giove e i satelliti Io, Europa, Ganimede e Callisto. Alle ore 21.00, solo su prenotazione (al num. 3490577137) per la limitatezza dei posti, ci sarà la lezione astronomica dal titolo
IL LUUUNGO VIAGGIO… FINO AL BIG BANG.
Si tratta di una breve descrizione dell’evoluzione del nostro Universo che, secondo la teoria del Big Bang è iniziata 13,80 miliardi di anni fa. Con questa relazione cercheremo di “posizionarci” nell’Universo e cercheremo di “prendere coscienza” di Cosa siamo, Dove siamo, Da dove veniamo. Daremo le risposte che propone oggi la scienza avvicinandoci così al limite della conoscenza e al senso del mistero della vita definito da Albert Einstein l’esperienza più bella che l’uomo possa vivere. Inoltre daremo anche l’indirizzo cosmico necessario nel caso di incontri con qualche marziano.
La relazione, che a primo impatto può sembrare prettamente astronomica, ha dei risvolti psicopedagogici. Essa è stata preparata da un team di astrofili, psicoterapeuti e informatici ed ha una durata di 35 minuti. Sarà la descrizione di un “luuungo viaggio” reale e metaforico. Perché viaggiare nell’Universo o dentro di Noi è un l u u u n g o v i a g g i o ed è un viaggio che dobbiamo fare da soli… è un cammino che dobbiamo intraprendere ognuno da sé.
Lo scopo è di farci pensare al futuro considerando il mondo da un’altra prospettiva: quella cosmica. Una prospettiva che ci aiuti a “navigare più serenamente” nell’immenso spazio-tempo dell’Universo, ma anche nell’immenso oceano del Nostro Io. Per l’Universo come per il nostro mondo interno non ci sono confini, quindi lo stupore dell’immensità intorno a noi sarà solo un’occasione per ritrovare, indagare, conoscere il mondo che è dentro di noi, l’unico di cui importi veramente ricercare la fisionomia.
Michele Zarrella
Presidente di Astronomia Moderna