Il 23 gennaio la sindaca Laura Nargi presenterà in consiglio comunale la sua nuova giunta, battezzando ufficialmente in Aula l’inizio della ‘fase due’ della consiliatura. Un’Assise che si annunciava come una semplice e indolore comunicazione del nuovo assetto di governo, ma che, grazie alle insistenze della minoranza, vedrà anche un primo banco di prova per i neo assessori. Un ruolo attivo dell’opposizione che è stato incarnato ieri mattina alla perfezione dal consigliere Antonio Bellizzi (Per Avellino): se non fosse stato per la sua presa di posizione in conferenza dei capigruppo, il prossimo consiglio comunale sarebbe filato liscio con la previsione di un minimo dibattito di circostanza.
IL CONSIGLIERE BELLIZZI ALL’ATTACCO, MAGGIORANZA COSTRETTA A CEDERE
“Visto che le interrogazioni – aveva introdotto il discorso il presidente del consiglio comunale Ugo Maggio – abbiamo deciso di non farle, le prevediamo già per il successivo consiglio comunale, che comunque si terrà a stretto giro, già entro fine gennaio. Anche perché in quel momento i nuovi assessori saranno già insediati a pieno, e quindi potranno partecipare anche alle interrogazioni. Invece in questo primo Consiglio del 23 potrebbero esserci solo il sindaco e i due vecchi assessori…”. Ma Bellizzi non ci sta: “Ma perché non possiamo comunque sfruttare l’ora di tolleranza per le nostre interrogazioni? Anche se ci dovessero essere solo la sindaca e l’assessore Scaletti…”. A supporto di questa tesi anche il consigliere Giuseppe Giacobbe: “In effetti dovrebbero esserci anche gli assessori nuovi, visto che hanno firmato il decreto di nomina il 9 gennaio scorso sono già effettivi e in carica…”. E anche Gerardo Melillo: “La giunta è operativa, ragazzi.. Bellizzi secondo me ha ragione”. Le premesse del presidente Maggio iniziano a sgretolarsi, e alla fine cede: “Va bene, mettiamo all’ordine del giorno anche le interrogazioni, non ci sono problemi”.
LA SCALETTA DEFINITIVA DELL’ORDINE DEL GIORNO
Alla fine la conferenza dei capigruppo ha così deliberato: consiglio comunale convocato per il 23 gennaio alle 16,30 (e in seconda convocazione il 27 gennaio allo stesso orario), con all’ordine del giorno prima la surroga dei sette nuovi consiglieri comunali, poi la presentazione della nuova giunta e infine la discussione; con l’aggiunta in extremis dell’emendamento Bellizzi: nell’ora di tolleranza tra le 16:30 e le 17:30 ci saranno anche le interrogazioni. Oltre a Bellizzi erano presenti il capogruppo del Pd Luca Cipriano, del M5S Antonio Aquino, Rino Genovese del Patto Civico, Teresa Cucciniello di Viva la Libertà (subentrata nel ruolo di capogruppo a Monica Spiezia, entrata in giunta), Elia De Simone (subentrato per Davvero a Mario Spiniello, diventato assessore al Patrimonio), Luigi Mattiello, capogruppo di Siamo Avellino subentrato ad Alberto Bilotta (assessore alle Attività Produttive), Giuseppe Giacobbe (Moderati e Riformisti) e Gerardo Melillo (Forza Avellino).
LA NUOVA SQUADRA POLITICA DI GOVERNO E LE SURROGHE DEI SETTE CONSIGLIERI COMUNALI
Giovedì pomeriggio dai banchi della maggioranza passeranno a quelli di governo Antonio Genovese, ‘super’ assessore con doppia delega, ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica; Jessica Tomasetta, Istruzione e Politiche Sociali, Mario Spiniello, Patrimonio, Monica Spiezia, Inclusione e Personale, Giuseppe Negrone, Ambiente, Alberto Bilotta, Attività produttive e Commercio, Gianluca Gaeta, Sport e Associazioni, Siederanno al fianco alla sindaca Nargi, al presidente del consiglio comunale Ugo Maggio, alla dottoressa Maria Luisa Dovetto, Segretario Generale del Comune, e agli unici due assessori sopravvissuti alla ‘fase uno’: la vicesindaca Marianna Mazza, delegata anche alle Politiche Abitative, alle Pari Opportunità, alle Politiche di genere e alla Trasparenza, e all’assessore ‘tecnico’ Alessandro Scaletti, delegato al Bilancio, alle Partecipate e alla Cultura. Al posto dei nuovi assessori, siederanno tra i banchi della maggioranza, sette nuovi consiglieri comunali: cinque del gruppo Davvero, uno di Siamo Avellino e uno di Viva la Libertà.