Grottaminarda. Una lettera aperta in cui, il segretario della sezione del Partito democratico della cittadina ufitana, preannuncia le proprie dimissioni dalla carica che ricopre. Nicola Cataruozzolo, infatti scrive:”Come avevo preannunciato all’ atto del mio insediamento, il mio mandato è a termine e il rinnovamento, anche generazionale, è nell’ordine delle cose”. E prende spunto dalla vittoria di Elly Schlein, che da ieri è la nuova segretaria del partito.”Una vittoria grandiosa, grazie all’impegno di tanti giovani che mi hanno fatto riscoprire la voglia di fare Politica.
In questi pochi mesi di attività- continua- mi sono messo a disposizione di tutti, come ho sempre fatto nella mia vita, per battere l’egoismo e far prevalere il bene comune. Avendo la speranza che le scelte politiche sbagliate si possono sempre correggere, non bisogna essere diabolici. Perché quando non ci sono più idee in un partito politico, rimangono solo le ambizioni personali diceva un mio maestro. Ora con Elly Schlein inizia una nuova era, usciamo dai circoli per avere un dialogo costante con la società”.
Cataruozzolo, in queste ore, sta ricevendo numerosi messaggi di stima e incoraggiamento per continuare su questo percorso. ” Sarò in prima fila- scrive il segretario dem di Grottaminarda- insieme ai volontari di buona volontà per forgiare una nuova classe dirigente per il futuro della valle dell’Ufita. Grottaminarda lo merita non solo per il passato ma per il ruolo che deve avere insieme ai comuni contermini per tracciare e guidare uno sviluppo sociale, civile ed economico della nostra zona. Come avevo preannunciato all’atto dell’insediamento il mio mandato è a termine, il rinnovamento anche generazionale è nelle cose”.
Quindi invita ad essere “tutti uniti. Mettiamoci all’opera per un rinnovamento del gruppo dirigente e di un cambiamento totale del modo di fare politica. La nota negativa di questa cavalcata memorabile è rappresentata dal fatto che non sono riuscito a trasmettere il messaggio ad alcune persone che avevano creduto in me.
Mi consola la luna e non il dito e come dicevano i latini “Nessun profeta è gradito in patria”.